Recensione a cura di Dario Brunetti
Dopo Milano e i pensieri oscuri, torna Alessandro Bastasi col suo nuovo noir metropolitano edito Fratelli Frilli dal titolo Omicidi a Milano.
Il filo conduttore che lega questo romanzo al precedente è la morte di Teresa, sorella dell’ispettore Ceolin, così al commissario Daniele Ferrazza non resta che stare vicino prima di tutto all’amico nonché suo collega di lavoro.
Per Alvise Ceolin non sarà cosa facile riprendersi da un evento così drammatico, ma come al solito sono i delitti a tenere in costante apprensione i protagonisti, come l’uccisione di Adele, moglie di Augusto Rigamonti, noto imprenditore che controlla il riciclo dei rifiuti e il mercato dell’assistenza ai rifugiati e l’assassinio di Gianluca De Marco, presidente della Cooperativa Siamo Umani.
Cosa si nasconde dietro questi omicidi?
Politica, affari, criminalità organizzata e poteri occulti abilmente raccontati dalla pregevole penna di Bastasi che tocca le corde giuste, per affrontare al meglio problematiche di particolare rilevanza che hanno distrutto e continuano inesorabilmente a distruggere il nostro paese italiano.
Così il lettore si trova catapultato ancora una volta in una storia da un ritmo piuttosto frenetico, infatti questo romanzo ha tutti gli ingredienti di un noir-poliziesco dove l’azione ne diventa l’elemento imprescindibile; questa peculiarità la si evince proprio dal sottotitolo.
Ebbene sì, i nostri protagonisti si dovranno difendere più che mai dall’attacco serrato della criminalità organizzata che cercherà di metterli spalle al muro, a dar loro man forte e alla stessa storia entreranno in scena due nuovi personaggi: Amanda Valli (cugina di Anita, una delle squinzie personaggio dell’autrice milanese, Paola Varalli) e Romano Montanari.
La prima è una donna che si è dovuta fortificare da un’esperienza dura e pesante che ha lasciato un segno indelebile sulla sua vita, il secondo invece è un investigatore con un passato in forza ai carabinieri.
Due risorse utili alla causa, chi per competenze informatiche e chi per acume investigativo saranno fondamentali per contrastare al massimo la ferocia di quei poteri occulti dove molto spesso gli inquirenti si devono arrendere.
Ma ci sono due efferati delitti da scoprire e in più, i nostri due antieroi saranno messi a dura prova saggiando la consistenza di un piano diabolico così ben articolato che entrerà insidioso nelle loro vite.
Omicidi a Milano è un noir che concentra l’attenzione sul potere, come elemento di sopraffazione e di dominio sull’individuo che si serve senza pietà di qualsiasi mezzo sleale.
Un potere economico o finanziario, criminale o addirittura mediatico che riesce ad anestetizzare un intero paese, rendendolo privo di forze.
L’autore trevigiano alza notevolmente l’asticella e offre un romanzo scomodo ma al tempo stesso necessario per mettere in evidenza i mali del nostro paese, di un sistema sempre più corrotto, purtroppo si vive in un’epoca dove si cerca di fingere sin troppo bene di essere una nazione unita, ma in fin dei conti non lo si è per nulla, perché siamo costantemente in preda a un individualismo sfrenato e sempre più concentrati nella gestione degli affari privati, tutto questo rende una società indifferente e allo stesso modo passiva, totalmente incapace di cercare una via di riscatto.
Ma un sistema corrotto ha un effetto domino su un’intera popolazione, e il romanzo noir diventa solo uno strumento del tutto efficace per raccontare la realtà giornaliera.
L’ottimo Bastasi riesce a muovere i personaggi nel modo più corretto possibile diventando del tutto funzionali allo sviluppo della storia, una prosa evocativa che soprattutto nel finale regala citazioni degne della migliore mitologia greca.
Una prova maiuscola che merita la doverosa attenzione del lettore.