Nuvole Nere
Una favola bucolica si trasforma in tragedia e, ispirandosi a fatti reali, getta luce sul fenomeno inquietante della deriva neonazista che oggi minaccia l’Europa. I Garver vivono a Wolkendorf, piccolo paese immerso nella campagna tedesca. Bernhard, vedovo, si è rifatto una vita con Nadia, pittrice di origini algerine. Insieme, cercano di crescere in armonia i rispettivi figli, Dennis e Jasmine, entrambi adolescenti. La serenità della famiglia comincia a incrinarsi quando alcune case del paese vengono acquistate da simpatizzanti di un nuovo movimento econazista, i Völkischen. L’ombra di una nube minacciosa incombe su Wolkendorf e sui Garver. Un assedio progressivo, un contagio che mina anche il fragile equilibrio interno della famiglia. Man mano che i vecchi residenti abbandonano il villaggio, l’inquietudine dei Garver si tramuta in paura. Sono rimasti ormai soli. Solo loro e i Völkischen. Berhnard non vuole lasciare il paese a cui è legato, vuole proteggere la sua terra e la sua famiglia, ma la sua ostinazione potrebbe portare a drammatiche conseguenze.
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L’incubo dell’odio che ritorna.

I nazisti della porta accanto.

Anime decise e anime combattute, anime dal destino ineluttabile.

Un’ideologia che pensiamo sempre essere stata definitivamente abbandonata in qualche discarica degli orrori o custodita nei libri di scuola, viene ripescata dalla spazzatura e rivenduta come buon usato a chi ha fame di un’ideale, di qualcosa in cui credere, di un verbo da professare per riempire il suo vuoto e pur di riempirlo non distingue le parole d’amore da quelle intrise d’odio e che istigano all’odio. Razzismo, antisemitismo, superiorità della razza, uno stato di follia che si riaccende a Wolkendorf, dove la famigla Garver si ritroverà assediata dai Völkischen (i contadini del reich), un nuovo movimento econazista, che colonizzeranno il villaggio con la visione di riappropriasi dell’intera nazione. Ispirato a fatti reali, questa storia ben costruita nei dialoghi e nei silenzi grafici, accende un faro sulla preoccupante deriva neonazista che attanaglia l’Europa.

Blu e rosso, si alternano nei personaggi con una colorazione acquerellata, evidenziando chi porta in sé il seme dell’odio. L’esperienza e il tocco di Ruju, Cavaletto e Piccioni, hanno sortito l’effetto atteso disegnandoci una storia assolutamente da leggere. Una storia che si muove, sotto un cielo navigato da gonfie nuvole nere.

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