Non dire gatto
La nuova indagine di Nives Bonora. Per l’ispettrice Nives Bonora è un periodo complicato. Qualcuno ha sparato al suo collega Pizzi, ferendolo gravemente, ed è stata lei stessa a salvargli la vita. Ma ora il commissario Brandi non vuole che partecipi all’inchiesta e anche la loro sempre altalenante relazione appare decisamente in crisi. Intanto pure il microcosmo familiare di Nives, composto da lei, dal padre e dalla nonna, è sconvolto da un ritorno inaspettato… Ma l’ispettrice Bonora non è tipo da arrendersi, e si lancia in una vorticosa «indagine privata» che la porterà a scoprire gli orrori annidati dietro la rispettabile facciata della provincia ferrarese. Una nuova avventura della schietta e sfrontata ispettrice Bonora, insofferente delle regole e spesso tormentata, ma sempre mossa da un senso di giustizia istintivo e tenace. E con lei tornano i paesaggi della Bassa, lì dove – fra gli argini del Po, le rare case e le ville abbandonate che affiorano improvvisamente dalla nebbia – il mistero trova il proprio habitat ideale.
Un’indagine di Nives Bonora

Non dire gatto è il nuovo romanzo della scrittrice e regista bolognese Cinzia Bomoll edito per Ponte alle Grazie.

Dopo l’ottimo esordio nel giallo con La ragazza che non c’era torna l’ispettrice Nives Bonora che deve indagare e soprattutto mettersi sulle tracce su chi ha gravemente ferito il suo collega Pizzi per il quale nutre un sentimento. Fin troppo coinvolta e presa dal caso Nives viene sollevata dall’incarico dal commissario Brandi.

La sua decisione ha un valore professionale o vuol essere una ripicca personale nei confronti di Nives alla quale è ancora sentimentalmente legato o ancora vuol metterle il bastone tra le ruote perché proprio l’ispettrice aspira alla carica di commissario?

Tanti quesiti e tanti intrecci in un giallo scritto con maestria dalla Bomoll che ci porta alla scoperta di un personaggio come Nives che non appartiene al solito cliché del già visto e del trito e ritrito.

La protagonista è una ragazza coraggiosa e ribelle al tempo stesso che si porta sulle spalle un passato oscuro, un episodio che l’ha vista prendere una decisione importante in un’età in cui non si è ancora maturi e consapevoli e che ancora oggi paga a caro prezzo, inoltre ha un rapporto spigoloso con il padre, ex maresciallo dei carabinieri in pensione e lo sconfinato amore per la verità e la giustizia la porta a indagare e ad avere una forma di riscatto sia dal padre che dai colleghi che non credono nelle sue capacità, uno su tutti Cavicchi.

Estromessa dal caso, Nives dovrà svolgere un’indagine del tutto personale e non autorizzata andando contro il diktat del commissario Brandi. Nonostante l’ispettrice Bonora abbia salvato la vita al collega Pizzi si trova al centro dell’inchiesta.

In questo nuovo episodio faremo la conoscenza di un personaggio enigmatico e sfuggente, Delcisa la sorella del collega Pizzi che aveva una relazione con un ragazzo trovato suicida.

L’agguato a Pizzi apre uno scenario importante sull’indagine, perché proprio Delcisa sembra essere davvero in pericolo.

La provincia ferrarese come non l’avete mai vista, la Bomoll ci conduce in un giallo in cui nebbie e misteri avvolgono una storia di trame oscure e orribili segreti e dove una setta satanica sembra colpire a morte in maniera silenziosa senza lasciare traccia e via di scampo.

Un’indagine sul filo del rasoio alzerà il livello di tensione sino alle ultime pagine di un giallo che prenderà sempre più le sembianze di un thriller dai contorni torbidi.

Una trama avvolgente che gode di un buon impianto narrativo Non dire Gatto è un romanzo forte e suggestivo che scuote il lettore offrendogli un personaggio come Nives Bonora capace di sovvertire le convenzioni e che sa spingersi oltre reagendo contro una vita che cerca ancora una volta di metterla spalle al muro.

La protagonista mette in atto il terzo principio della Dinamica introdotto nel 1867 da Isaac Newton che stabilisce che se un corpo A esercita una forza su un corpo B, allora B esercita una forza uguale e contraria.

Proprio alla base di questa legge la protagonista la mette in pratica attraverso i suoi comportamenti che avranno un impatto incisivo, il lettore non può che essere rapito dal suo modo di superare gli ostacoli di una vita a volte ingiusta e crudele.

Solo la nonna Argenta sa arginare e placare l’animo inquieto di Nives, la donna rappresenta la madre che per la ragazza è mancata da troppo tempo e che si paleserà, quale sarà la sua reazione?

Stop! Non ci resta che lasciarci trasportare da una storia avvincente che saprà catalizzare la nostra attenzione portandoci anche nelle zone d’ombra non solo di una provincia ma anche negli abissi dell’animo umano.

Dopo il film La California e il romanzo La ragazza che non c’era, un’altra imperdibile storia che racconterà una provincia capace di nascondere le sue aberrazioni e mostruosità attraverso le giuste atmosfere di quelle periferie con quei casolari e ville abbandonate come se fossimo in una pellicola del maestro Pupi Avati, la Bomoll delinea al meglio i suoi personaggi racchiudendone alcuni in un vortice che non sembra avere via d’uscita.

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