Nell’operazione di ripubblicare i romanzi con protagonista l’ispettore Morse (di cui ancora non si conosce il nome, tranne per l’iniziale, la E) si giunge, con questo volume, alla quarta inchiesta. Originariamente pubblicato nel 1979, e precedentemente in Italia edito come “Delitti nella cattedrale” questo episodio esprime al meglio quelle che sono le caratteristiche della serie. Il dualismo storico, che regna nel giallo classico, non manca è tra l’ispettore Morse e il povero Lewis, con il quale da lettore, ci si trova a condividere i progressi dell’indagine ma solo fino ad un certo punto. Morse non è Maigret e non è Poirot, anche se condivide con quest’ultimo la volontà di rimettere a posto tutti i pezzi e di non essere tranquillo finchè ciò non accada. Per contro Lewis è preciso, meticoloso e giudizioso e non vive all’ombra dell’ispettore capo, anche perchè quest’ultimo nutre una buona considerazione del suo collega. Quello che ne scaturisce è una lettura piacevole, intrigante e che non è priva di diversi colpi di scena. Ironico e scaltro, privo di fronzoli e diretto, lo stile di Colin Dexter è unico, come lo sono i suoi personaggi e i luoghi che disegna con poche ed efficaci parole. Morse entra di diritto attraverso la porta principale nel mondo dei personaggi cui far riferimento. Tra non molto, leggendo un giallo, non vi salterà in testa solo l’illustre duo sopra citato, ma probabilmente la vostra mente paragonerà il modus operandi a quello di un enigmatico bevitore, l’ispettore E. Morse. La citazione (pag. 98) :
– “Signora Walsh-Atkins, mi permette di chiederle quanti anni ha?”
– “Sa tenere un segreto, ispettore?”
– “Si”
-“Anch’io” bisbigliò lei in risposta.
Votazione : 5/5
Dettagli :
- Brossura: 364 pagine
- Editore: Sellerio Editore Palermo (19 luglio 2012)
- Collana: La memoria
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8838927529
- ISBN-13: 978-8838927522