Con Morte nel chiosco Marcello Simoni offre ai lettori un romanzo storico di grande spessore e di pregevole qualità. Una storia intessuta da parecchi indizi, personaggi e da una trama avvincente che spiazzeranno gli amanti del genere. La penna di Marcello Simoni segue una logica tutta sua contornandosi di un’ambientazione cupa e misteriosa. I personaggi sono tutti esposti in primo piano dall’autore; ognuno di loro ha un compito importante da compiere e un mistero da nascondere. La Madre Badessa, suor Beatrice posseggono un ruolo chiave nella storia insieme alla defunta Suor Agata.
Cosa nascondono realmente le mura del monastero? Chi sono quei visitatori che ne faranno parte? L’intreccio storico prende il via quasi subito donandoci un’incalzante vicenda da vivere tutta d’un fiato. All’apice di ciò troviamo la sacra reliquia di San Giovanni che tutti bramano e che inaspettatamente farà capolino in un eclatante colpo di scena. La storia inizia con un tragico evento: il ritrovamento senza vita del corpo di una suora impiccata nel convento di San Lazzaro. Da qui iniziano le indagini delle nostre consorelle che cercheranno di risolvere il mistero; munendosi di astuzia ed intelligenza doneranno movimento alla storia. Simoni ha dato vita ad un libro pieno di continui colpi di scena lasciandoci continuamente interdetti. Un romanzo storico che mi ha ricordato molto “Il nome della rosa” di Umberto Eco e che consiglio vivamente agli amanti del genere. Marcello Simoni si conferma per l’ennesima volta come autore di spicco che sa catturarti inesorabilmente con le sue trame strutturalmente complesse e al tempo stesso intriganti e coinvolgenti