Una vicenda scorrevolmente sorprendente; una storia che lascia senza fiato. Inizialmente la narrazione si prefissa su una descrizione dettagliata di ogni singolo personaggio abitante di Lanzo; per poi mutare improvvisamente del tutto lasciando il lettore allibito e rapito. La protagonista nonché figurante peculiare dell’intera vicenda è una ragazzina nel pieno dell’adolescenza; una giovane donna alle prese con le sue prime cotte e
relazioni. Sonia vive con sua nonna, un’ anziana alquanto particolare e molto misteriosa sulla sua vera e propria professione di guaritrice. Dei risvolti terrificanti e inaspettati colpiranno imprevedibilmente l’intero paese; facendolo sprofondare nel baratro più profondo. Sonia e il suo amico Teo, unici superstiti del delirio dovranno indagare a fondo, farsi forza e risolvere il malevolo distruttivo mistero che ha estremamente avvolto l’intero villaggio. L’ autore ci guida in maniera accurata in un vortice narrativo dal ritmo incalzante; accompagnato da uno stile accattivante e creativo. Una vicenda che assorbe, schiaffeggia impulsivamente il lettore. La penna di Peano è riuscita a trasmettermi un’ attrazione unica, graffiante. Come teletrasportata in un universo parallelo, affiancando i due figuranti principali, ho
lottato e sofferto come non mai. L’alone di mistero, il susseguirsi dinamicamente vicendale mi ha molto ricordato lo stile di Stephen King. Quindi posso solo dire che Peano è davvero una garanzia.