Genere:
Mio marito, il mio nemico
Può un sogno d’amore trasformarsi in un incubo?E può la persona amata rivelarsi un uomo violento e crudele? Patsy Heymans è poco piu che adolescente quando,durante un viaggioa Gerusalemme ,conosce Chaim,un giovane israeliano che sta prestando servizio militare. É amore a prima vista ,rafforzato dalla tenerezza e dalle attenzioni di lui. I due innamorati decidono di sposarsi e di andare a vivere in Israele.Ma dopo il matrimonio l’uomo mostra il suo vero volto:quello di un individuo senza scrupoli ,bugiardo e violento. Nemmeno la nascita di tre figli migliora la situazione:il sogno d’amore siè trasformato in un incubo e Patsy è costretta a subire anni di maltrattamenti. Infine, la decisione di fuggire,di tornare in Belgio per ricominciare ,insieme ai tre bambini ,una nuova vita.Chaim tuttavia non accetta l’abbandono ,e si vendica nel modo piu crudele:un giorno,andando a scuola per prendere i figli ,Patsy scopre che sono stati rapiti dal marito. Le prime indagini ,in Belgio e in Israele, sono infruttuose: i bambini sembrano scomparsi nel nulla.Chaim,grazie all’aiuto della setta estremistica dei Satmar cui nel frattempo si è affiliato ,per quasi sette anni riesce a sfuggire alle ricerche in cui sono coinvolti anche l’Interpol e l’Fbi. È una lettura appassionante come un thriller ,fra intrighi ,indagini poliziesche internazionali, informatori veri e falsi. Ma è anche una drammatica testimonianza di come un matrimonio si possa trasformare in una trappola crudele.
Caccia all’uomo che ha rapito i miei figli.

Come donna e come mamma ho deciso di dar voce a questa vicenda di Patsy Heymans , una
mamma coraggio che ha affrontato mille peripezie con forza e determinazione per riavere con sé i
suoi tre figli rapiti dal marito Chaim,uomo violento e crudele.
La prima cosa che mi colpisce è che nella prefazione lei scrive che,raccontando la sua vicenda, è
stata accusata di antisemitismo. Antisemita perché lei ha detto le cose come stanno? Ecco,cosa mi
spaventa di questa società. Che, quando una persona dice la verità , l’altra attacca subito dando dei
“titoli” come in questo caso “antisemita”. Una madre che si è vista rapire i suoi tre bambini da suo
marito,una donna maltrattata e abusata sia fisicamente che psicologicamente dall’uomo di cui era
follemente innamorata, una persona che trova la forza di sbattere in faccia la realtà dei fatti dopo
sette anni di ricerche , di viaggi negli Stati Uniti, di pianti e disperazione e le persone cosa fanno?
Le dicono che è “antisemita”.
Siamo all’incirca alla fine degli anni settanta e Patsy,dopo un viaggio a Gerusalemme si innamora
di Chaim, un giovane israeliano che sembra il ragazzo perfetto, premuroso e pieno di attenzioni.
Appena sposati ecco però che viene fuori il suo vero Io. Una persona manipolatoria e narcisista che
allontana Patsy dalla sua famiglia e dai suoi amici per averla solo per sé. Lei si trova totalmente da
sola ad obbedire agli ordini di suo marito senza avere contatti con il mondo esterno. La protagonista
descrive minuziosamente i suoi stati d’animo. C’è stato un periodo in cui era completamente
passiva verso di lui, subiva le sue punizioni senza nessun segno di tristezza o disperazione. Era
entrata completamente in uno stato di apatia dove subiva ogni offesa senza reagire. Da cosa ho
compreso la sofferenza maggiore è stata proprio quella a carattere psicologico dove era presente
anche la cosiddetta “punizione del silenzio”in cui Chaim non rivolgeva la parola a sua moglie per
un lungo periodo. Dopodiché lei era costretta a chiedergli scusa in ginocchio per cose inesistenti.
Attualmente, nel nostro modo di vivere queste cose nella maggior parte dei casi non esistono. La
donna è indipendente ed emancipata , ma dico “nella maggior parte dei casi” perché alcuni
avvenimenti simili purtroppo ancora adesso accadono. Femminicidi, denunce per abuso fisico e
psicologico, ultimamente sono all’ordine del giorno. La violenza sembra sempre che non si riesca a
debellare. Questa vicenda è piu attuale che mai, e in questo caso chi ci soffre anche maggiormente
sono i tre figli rapiti.
Cresciuti con insegnamenti e regole rigide della tradizione ebraica,preghiere ben precise,usi e
costumi differenti ma anche per quanto concerne l’alimentazione inerente alla tradizione seguendo
il “Casherut”, che vuol dire l’idoneità di un cibo ad essere consumato dalla popolazione ebraica
seguendo le leggi alimentari della Torah.
La descrizione di alcune caratteristiche di questa cultura mi ha affascinato molto. Ci sono anche
molte descrizioni di luoghi e monumenti di Gerusalemme, luogo dove Patsy ha incontrato Chaim
per la prima volta. Ciò che mi ha tenuto incollata alle pagine di di questo libro è che tutti gli
avvenimenti, i personaggi, i luoghi e le tradizioni sono reali e non c’è nulla di inventato.
Dopo sette anni di ricerche,finalmente la donna è riuscita a rivedere i suoi figli ormai cresciuti. Ha
dovuto fare i conti con le diversità, con lo scetticismo e la paura nei loro occhi perché comunque
avevano subito anche loro molti cambiamenti a livello psicologico, di istruzione totalmente
improntata sul modello ebraico e quindi modi di fare diversi da lei.
Ciò che però non ha cambiato e non cambierà mai è l’amore incondizionato di una madre verso i
suoi figli e viceversa.

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