Recensione a cura di Dario Brunetti
Torna uno dei maestri del noir milanese, pur essendo nativo di Treviso, conosce Milano come le sue tasche, un motivo valido per offrirci storie di indiscusso valore e qualità. Alessandro Bastasi da vita a una nuova indagine alquanto complessa e piena di insidie che vede ancora una volta protagonista il commissario Daniele Ferrazza alle prese con un delitto particolarmente efferato.
La vittima è Teresa, la sorella dell’ispettore Alvise Ceolin barbaramente assassinata e trovata impiccata alla ringhiera di una scala a chiocciola della sua abitazione.
Negli ultimi tempi la ragazza aveva aderito ed era militante di un partito di estrema destra Supremazia Italia, proprio lei che faceva parte del partito comunista, come si spiega questo cambiamento radicale? Bisognerà mettere ordine e far luce nella nebulosa vita di Teresa, alla quale suo fratello se ne fa una colpa che lo renderà permeabile e vulnerabile, per non dire sconfitto.
La sua morte pesa come un macigno nella vita di Alvise, ma al centro della storia c’è un ingente somma di denaro che farà gola a molti, ma come ben sappiamo il denaro è lo sterco del diavolo, e proprio questo malloppo che misteriosamente scomparirà nel nulla segnerà l’inizio di una catena di omicidi.
Milano e i pensieri oscuri non è solo un noir , forse per la prima volta l’autore trevigiano si cimenta peraltro con apprezzabili risultati, con il thriller psicologico perché con lo scorrere delle pagine a prescindere da un ritmo più serrato, ci si accorge che ogni personaggio del romanzo ha un segreto da nascondere che potrà giocare decisamente a suo sfavore.
La trama è molto elaborata ma al tempo stesso decisamente avvolgente, grazie a una tecnica narrativa che come sempre è il fiore all’occhiello del repertorio letterario dell’autore che si contraddistingue per la sua prosa elegante, ma i misteri si infittiscono e alla fine il malloppo è l’elemento essenziale a tal punto da giocare un ruolo fondamentale all’interno della storia.
Un romanzo che ha la capacità di mettere a fuoco tante tematiche sociali che fanno il cattivo tempo in una città come Milano, oscura così com’è oscuro l’animo dei personaggi, di un’avidità che si spinge oltre, fino ai limiti dell’impossibile da scatenare e mettere in evidenza la parte peggiore dell’essere umano destabilizzando completamente la sua psiche e facendo venir fuori il suo lato torbido e perverso.
Cosa rimarrà ai due protagonisti e come ne usciranno da questa incredibile vicenda?
Non rimane che immergersi in una storia tremenda e incisiva come non mai, con l’autore che si è preso l’arduo compito di alzare ancora di più l’asticella offrendo un romanzo sicuramente diverso dai precedenti e dando anche un tocco di giusta e sana imprevedibilità.
Buona lettura !