L’uomo in vetrina
Un mattino d’inverno, il corpo di Reidar Polke Jespersen, vecchio antiquario di Oslo, è esposto nella vetrina del suo negozio. Nudo, seduto su una poltrona. Qualcuno l’ha assassinato. Sulla scena del delitto, gli unici indizi per il commissario capo Gunnarstranda e il suo assistente Frolich sono una combinazione numerica scritta con l’inchiostro sul corpo della vittima e il furto di qualche reperto di guerra. Difficile interpretare il significato di questi simboli, main un’atmosfera di sospetto che non risparmia nessuno, più i due poliziotti scavano nella vita del vecchio antiquario, più chiara si delinea una traccia che porta agli anni della guerra e dell’occupazione nazista del paese.
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Il secondo romanzo edito in Italia da Marsilio, vede una nuova indagine del commissario Gunnastranda affiancato dall’impagabile Frolich alle prese l’omicidio di un vecchio antiquario di Oslo, esposto nella vetrina del suo negozio, nudo, seduto su una poltrona. E’ questi presupposti che parte un’ indagine complessa, condotta su più fronti, sui confronti tra le varie versioni di familiari, testimoni e indagati. Se il primo libro era già ampiamente godibile, questo secondo romanzo riesce a coinvolgerti fino all’ultimo, con apertura di nuove piste grazie alla caparbietà dei protagonisti e alla sete di conoscere. Bravo Dahl nella stesura e nella struttura del romanzo, dal ritmo cadenzato e dalla scrittura fluida. Veramente soddisfatto, cosa accadrà nel prossimo capitolo?

Votazione : 5/5

 

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