Una storia dalla trama serrata prende il via sin dalle prime pagine. Narrazione cupa che ci accompagnerà per tutto il racconto facendo da contorno ad una serie di personaggi ben strutturati e vividi. Il romanzo attraversa in maniera quasi catatonica l’esistenza di Veronica e dei suoi terribili ricordi. La ragazza è gravemente segnata dalla morte di sua cugina Mara, e le univa un legame indissolubile. Due ragazze al tempo stesso legate da un tragico destino, due quasi donne l’una l’opposto dell’altra. Mara con la voglia di crescere troppo in fretta attraverso delle trasgressioni che fanno parte di un suo modo di essere e di voler apparire, Veronica invece goffa e impacciata, più responsabile ma pur sempre un’anima fragile eguale a quella della cugina. Due mondi a confronto distrutti da un brutale omicidio. Il lettore si chiederà sin da subito chi sia il responsabile del crimine commesso, ma si scoprirà solo nelle ultime pagine in quanto il libro segue una narrazione sequenziale saltellante e a tratti molto personale perché ritroveremo alcune pagine del diario di Mara. Ogni personaggio presente all’interno della storia cela un segreto; ogni figurante calza a pennello all’interno dell’intera vicissitudine. In fondo sarà capitato a tutti noi di avere un’amica, una sorella, una cugina esuberante e sicura di sé tale da farci sentire anche a disagio di fronte a lei. Tutto può esserle concesso ma fino a un certo punto. Quando subentrano i sentimenti per qualcuno tutto cambia e nulla è più come prima. Un romanzo ben congegnato dalla mente di Marika… Si legge in un soffio; quasi come la vita di Mara che scivola via, così, improvvisamente. Un thriller che lascia il segno munendosi soprattutto di personaggi simbolo che rimangono nella mente: come per esempio il principale sospettato soprannominato “il lupo”. Un lupo raccontato nelle fiabe. Questa volta si tratta di una fiaba oscura dove il rancore e la rabbia la fanno da padrona. Una storia unica e indimenticabile. Un’opera che ho davvero molto apprezzato e che non dimenticherò molto facilmente.
Prova maiuscola della Campeti che grazie a un esordio più che convincente nel genere thriller conferma le sue abili doti narrative.