Genere:
L’ultimo processo – Scott Turow
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Trama

Due uomini fuori dal comune, amici da un’intera vita – un famoso avvocato penalista e un celebre medico accusato di omicidio – nell’ultimo faccia a faccia in un’aula di tribunale. A ottantacinque anni, Sandy Stern, un famoso avvocato penalista con problemi di salute dovuti all’età ma la mente e lo spirito intatti, è sul punto di ritirarsi. Ma quando un suo vecchio amico, il dottor Kiril Pafko, acclamato Premio Nobel per la medicina, viene accusato di insider trading, frode e omicidio Stern decide di difenderlo, in quello che sarà il suo ultimo processo. In un caso che metterà in gioco la reputazione e la brillante carriera di entrambi gli uomini, Stern dovrà scavare nella vita di Pafko, andando oltre il fascino apparente dell’illustre ricercatore nella lotta contro il cancro e tutto ciò che pensava di conoscere dell’amico. Nonostante gli innumerevoli errori commessi, Pafko è innocente o le terribili accuse contro di lui sono fondate? Fino a dove Sandy Stern potrà spingersi per cercare di salvarlo ma, soprattutto, conoscerà mai la verità? Il dovere di difendere il suo cliente e la fiducia nella legge verranno messi duramente alla prova in un processo ricco di suspense e colpi di scena.

Recensione di Mary Basirico’

Nell’Ultimo processo ritroviamo un personaggio a me molto caro, l’avvocato Sandy Stern. Lo incontriamo per la prima volta in Presunto Innocente, primo romanzo di Scott Turow (1987). Tutti ne conosciamo la trasposizione cinematografica che vede protagonista Harrison Ford nei panni del procuratore Rozat “Rusty” Sabich, accusato di omicidio della collega Carolyn Polhemus, con cui aveva avuto una intensa relazione. Rusty affida la sua difesa a Sandy Stern, avvocato molto abile e capace. Ma sarà con il successivo l’Onere della prova che l’avvocato Sandy Stern è al centro della storia, come protagonista. Da personaggio sfuggente, scopriamo la sua umanità, i suoi drammi familiari, la sua profondità, la sua correttezza morale. Sandy  non può che conquistare il favore e l’affetto dei lettori, che saranno entusiasti di ritrovarlo in questo romanzo.

L’ultimo processo è un intricato legal thriller, che vede un attempato Sandy, impegnato con la figlia Marta, sua socia nello studio da decenni e la nipote assistente Pinky.

Signore e signori della giuria” dice Alejandro Stern, per quasi sessant’anni ha iniziato con queste parole la difesa dell’accusato, e nel pronunciarle oggi, avverte una nota di malinconia. Lui però è qui. Viviamo nell’eterno presente e lui lo sa con assoluta certezza: ha fatto la sua parte.”

Questo processo, nel bene o nel male, comunque sia il verdetto finale, segnerà la fine della carriera di Sandy, che potrà meritatamente ritirarsi e dedicare tempo ai suoi affetti.  Il caso è molto complesso, lo stesso Turow a conclusione del libro, nella sezione Rigraziamenti ci tiene a precisare che il quadro normativo che regola la sperimentazione clinica e l’approvazione di nuovi farmaci è di una complessità senza uguali. Lo schema normativo farmaceutico sfida la facile comprensione, lo scrittore ha di conseguenza cercato di semplificare i vari passaggi, per non renderne tediosa la lettura.

Ma torniamo alla trama del libro, Sandy viene interpellato dall’amico di vecchia data, Kiril Pafko, un famoso dottore, vincitore del premio Nobel per le sue ricerche scientifiche. Kiril viene indagato per frode e omicidio, lo si accusa di aver alterato le prove della sperimentazione di un farmaco anti-tumorale dal nome G-Livia, nascondendo i casi in cui il farmaco provocava importanti allergie  che portavano a morte i pazienti che lo assumevano. Inoltre, prima che i dati compromettenti vengano portati alla luce, vende una parte importante del suo portafoglio azionario, incassando cifre da capogiro.

Ma chi è veramente Kiril Pafko? Ripercorrendone velocemente la storia veniamo a conoscenza che si trasferisce dall’Argentina negli Stati Uniti con la moglie Donatella, per completare gli studi di medicina e dedicarsi anima e corpo alla ricerca scientifica, in particolare nella lotta al cancro. Dietro la facciata di uomo integerrimo e grande scienziato si intravedono anche lati oscuri della sua personalità, come la smania di potere, la ricerca della celebrità, comportamenti coniugali non molto corretti. Kiril cerca di dimostrare la sua innocenza, vuole che l’amico Stern gli creda.

Il processo inizia. Il lettore viene coinvolto pagina dopo pagina in tutte le fase del processo americano, vengono presentate le prove, ascoltati i vari testimoni, che si confrontano su dati medici, su analisi dei risultati raccolti dalla sperimentazione, sugli aspetti economici della società, dei guadagni che si ottengono dalle azioni delle case farmaceutiche, sui vari drammi delle persone che affette da questo male, affrontano con speranza e timore l’approccio ai nuovi farmaci.

Non è un romanzo semplice da leggere, ma a mio avviso, vale davvero la pena di intraprendere questo viaggio, accompagnati per mano da questo inimitabile scrittore, che ci spiega e ci fa conoscere ad ogni pagina aspetti che non conosciamo o che conosciamo in modo parziale.

La giustizia è buona di per sé e rende più affidabile la vita in mezzo agli altri. Eppure Stern ha accettato molto tempo fa che neppure una giustizia perfetta potrà cambiare ciò che siamo. La legge è costruita su molte finzioni, ma forse la più falsa è che, alla fine, tutti gli esseri umani sono razionali”.

Dettagli

Genere:legal thriller

ISBN-10: 8804729015

ISBN-13: 978-8804729013

Copertina rigida: 432 pagine

Editore: Mondadori (1 settembre 2020)

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