Trama
L’ispettore Romeo Giulietti è un uomo di speranze, è uno che crede nelle parole, più che nei numeri, e nei miracoli, perché gli è capitato di vederne qualcuno. La sua casa è il suo rifugio dove spesso sogna. Sogna frammenti della vita degli altri. I loro amori, le loro miserie, i loro dolori gli cadono dentro quando chiude gli occhi, quando il sonno dovrebbe essere ristoro e invece si trasforma in un valzer di immagini e parole da cui Giulietti cerca di trarre una soluzione, una spiegazione, un abbozzo di verità. Combattuto tra la legge che ha giurato di servire e la giustizia cui profondamente anela, tra l’amore impossibile per Rebecca, che lo ha lasciato e a cui non ha mai smesso di pensare, e le indagini da portare avanti, Giulietti trova conforto nel pragmatismo tagliente del suo fido assistente Michele, detto appunto ‘a polemica, nei libri dei suoi autori preferiti, che sfoglia ogni volta che ha bisogno di trovare risposte, nella contemplazione di quel mare – il suo mare – che, silenzioso e onnisciente, è il solo (forse) in grado di restituirgli il vero senso delle cose. Così, in una Napoli sommersa dai rifiuti, l’ispettore si schiera dalla parte di un’umanità piccola piccola che lotta per sopravvivere. Per questo quando viene brutalmente assassinato Tatore ‘o Scarrafone, che vive di furti e di espedienti, Giulietti vuole a tutti i costi scoprire la verità. Prefazione di Erri De Luca.
Recensione a cura di Adriana Rezzonico
Mi appresto per la prima volta alla lettura di questo autore con un poliziesco che vanta una prefazione prestigiosa: un cammeo di Erri De Luca.
Con un certo timore mi addentro dunque nella lettura delle prime pagine.
Sono le 7.27 del mattino, la sveglia irrompe nel silenzio della stanza e scuote il sonno dell’Ispettore Romeo Giulietti, il protagonista che l’autore Francesco Paolo Oreste ci consegna . Il romanzo descrive un lembo di terra fin troppo noto alle cronache: Napoli e le “case colorate”. Quelle strutture in cemento che racchiudono un’umanità varia, complessa, quasi fossero arnie per api laboriose. Quegli appartamenti angusti, in cui si cerca una via d’uscita da una realtà sempre più schiacciata da affari illeciti.
C’è poco da custodire all’interno di quel quartiere, salvo la voglia di scorgere il mare come antidoto per non soccombere. Una città circondata, avvolta dal nero che spicca ovunque, tra le cose belle: il caffè, la lava, i fumi tossici dell’immondizia.
Romeo ha un amore viscerale per questo luogo, è avvinghiato a questa zona pericolosa (ma non per questo meno intrigante) come la donna di un boss al suo amante. Ci racconta delle grida delle madri ai cortei di protesta, con le quali cercano di conquistare un futuro per i loro figli, creature che non meritano tanto squallore. Si rattrista quando le urla accompagnano l’ennesimo agguato. Si interroga sul perché deve essere vittima di questo meccanismo, e osserva il volo dei gabbiani, in planata sui rifiuti e poi giù, verso il mare. Un contrasto che dilania ma contemporaneamente lo sprona nel suo lavoro: lui ligio e ferreo servitore della legge, che non sempre equivale alla giustizia. Due bocconi amari!
I numeri che irrompono nella vita quotidiana, si insinuano in statistiche e modificano indagini. Cifre sterili che quasi sempre servono a moltiplicare i guai. Il fato, da queste parti, incasella la tristezza e con l’astuzia crea dinamiche difficili, nelle quali Romeo deve sprofondare. Un protagonista facile da amare, all’apparenza freddo, ma con un’anima ferita da difendere, con un cuore troppo esposto alle intemperie. Basteranno le poesie a placarlo oppure si farà consolare da qualche donna dal temperamento passionale?
Il magma scorre sotto i suoi piedi, non lo può dimenticare!
Dettagli
- Copertina flessibile
- Editore:Baldini + Castoldi (22 agosto 2019)
- Collana:Romanzi e racconti
- Lingua:Italiano
- ISBN-10:8893881926
- ISBN-13:978-8893881920