Trama
Dove sono finite quelle donne misteriosamente sparite da anni, mogli e madri di cui i mariti sostengono di non sapere nulla? Uno dopo l’altro, i loro corpi vengono ritrovati grazie a un killer implacabile che costringe chi le ha fatte scomparire a confessare dove si trovano le loro ossa e poi uccide i colpevoli, sempre assolti dai tribunali per mancanza di prove. Il rituale è feroce e spietato: l’assassino vuole così rendere giustizia alle spose sepolte. I pochi indizi lasciati sulla scena del crimine conducono a un piccolo paese, Monterocca, soprannominato la Città delle Donne, un territorio nell’Appennino bolognese circoscritto da mura ed elementi naturali, governato da una giunta completamente al femminile. Il team investigativo, in cui spicca la giovane ispettrice Micol Medici, si trova catapultato in una realtà di provincia quasi isolata dal mondo, con una natura montana che fa da contorno e molti misteri avvolti nella nebbia. Un inquietante enigma conduce gli inquirenti al Centro Studi Rita, un’azienda farmaceutica che sta sintetizzando un anestetico speciale: lo stesso utilizzato dal serial killer come siero della verità per far confessare i colpevoli. Ma quanti altri segreti si nascondono dentro i confini del piccolo paese? Solo Micol ha l’innata capacità di scoprirli, anche se questo potrebbe costarle la vita.
Recensione a cura di Francesca Mancini
Il paese immaginario di Monterocca in cui giunta, consiglio comunale e ruoli di responsabilità in genere, sono affidati quasi totalmente alle donne, è l’ambientazione ideale per questo thriller potente e provocatorio.
Un’opera di fantasia dell’eccellente autrice che porta, però, inevitabilmente il pensiero del lettore ad atroci fatti reali di cronaca nera, e più precisamente ai casi di femminicidio. Marilù Oliva, nella citazione in esergo, dedica il libro A Sandra Sandri, Desirée Fusco, Emanuela Orlandi, Roberta Ragusa. E a tutte quelle che non hanno più fatto ritorno. E le donne che non hanno fatto più ritorno sono tante, troppe.
Il tema di fondo sono le mogli e madri sparite nei decenni, di cui i mariti sostengono di non sapere nulla. I loro resti vengono ritrovati grazie a un killer che fornisce alla polizia l’esatta ubicazione delle spoglie e poi uccide i mariti colpevoli, che con le autorità l’avevano scampata per mancanza di prove. Un “giustiziere” di uxoricidi quindi, ribattezzato subito dai media il killer delle spose sepolte.
Alla tematica principale, Marilù Oliva affianca i concetti di violenza e discriminazione, declinandoli in tutte le forme: la protagonista, l’ispettore capo Micol Medici, benché sia stimata dal suo diretto superiore per il suo intuito, la mente matematica, l’incredibile memoria e la grande umanità, è costretta più volte a lottare contro i pregiudizi di alcuni uomini. La violenza infatti non è solo fisica, può anche essere verbale e psicologica, subdola. Violenza che a volte sgorga dalle donne stesse nei confronti delle proprie simili: l’autrice ci narra anche questo aspetto, non tralascia nulla degli argomenti affrontati, e porta il lettore a riflettere.
Le due storie parallele che si alternano sono costruite e narrate con bravura e accortezza, tutti i personaggi che animano questo thriller travolgente sono ammalianti ed enigmatici, le indagini procedono tra depistaggi, indizi taciuti e verità finalmente svelate, lo stile dell’autrice è limpido e scorrevole. La trama non ha cedimenti e l’atmosfera è carica di suspense.
Un libro che ho letto con grande entusiamo e che consiglio vivamente.
Dettagli
- Genere: Thriller
- Copertina flessibile: 380 pagine
- Editore: HarperCollins Italia (1 Marzo 2018)
- Collana: HarperCollins Italia
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8869053016
- ISBN-13: 978-8869053016