È proprio bello quando il romanzo storico si tinge di giallo a ricordare che l’uomo resta sempre uguale a se stesso, indipendentemente dall’epoca.
Cambiano i secoli, i luoghi, i protagonisti, le tecnologie, ma i moventi si perpetuano in eterno: l’invidia, la gelosia, la sete di potere, l’avidità…
Il libro di Tiziana Silvestrin ci porta indietro di cinquecento anni, forte di un lavoro di ricerca e selezione raro e prezioso.
Partendo da fatti e personaggi noti e reali l’autrice ci trasporta con la propria fervida fantasia alla corte dei Gonzaga, riuscendo, con una capace narrazione ed un ritmo da film d’azione, ad incollarci alle pagine per scoprire cosa sia accaduto al valente architetto di corte.
E solo pochi lettori, come nella miglior tradizione del genere, sapranno anticipare la soluzione dell’enigma.