LE RIBELLI
Sloane, Ardie, Grace e Rosalita lavorano da anni alla Truviv, marchio di abbigliamento sportivo con sede a Dallas, e con molte delle loro colleghe hanno due cose in comune: sono madri lavoratrici e si muovono al di qua di una linea invisibile che le separa dai collaboratori uomini, nell’ombra del loro prepotente superiore Ames Garrett. Quando il CEO della Truviv muore improvvisamente e loro scoprono che la persona più vicina ad assumere il controllo del ruolo vacante è proprio Ames – che ha appena assunto una nuova ragazza, giovane, bella e single – capiscono che è arrivato il momento di fare qualcosa. Troppo a lungo, infatti, ci sono stati solo sussurri, bisbigli messi ripetutamente a tacere, ignorati o nascosti dai complici. Sloane, avvocato dell’azienda, convince le altre a fare qualcosa. Qualcosa di apparentemente innocuo, qualcosa che sembra un sussurro ma presto diventa un grido. La loro decisione metterà in moto una serie di catastrofici eventi all’interno dell’ufficio: le bugie saranno scoperte, i segreti verranno rivelati. E non tutti sopravvivranno. Le vite delle quattro protagoniste e delle persone a loro vicine – altre donne, colleghi, mogli, amici e persino avversari – cambieranno drasticamente di conseguenza.
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Attualissimo questo primo romanzo della scrittrice Chandler Baker, classe 1986, vive ad Austin in Texas, dove lavora nell’ufficio legale di una grande azienda. E’sposata e ha una figlia.

Da tempo avevamo capito qual era il nocciolo del problema: essere donne in un contesto lavorativo costituiva un handicap cui cercavamo di rimediare cancellando la nostra femminilità. Facevamo finta di condividere l’idea che l’interesse per i cosmetici, i romanzi d’amore e le famiglie reali fosse segno di maggiore stupidità rispetto all’ossessione per lo sport, la birra alla spina e i videogame. Ci iscrivevamo al fantacalcio. Ci ripulivamo verbalmente evitando ogni tic in modo da sembrare più ”professionali”, quando in realtà cercavamo solo di essere più maschili.

Da quando si era scoperto che le donne – incredibile! – potevano essere vittime di moleste sessuali, esitavamo ad ammettere di essere state molestate.”

Il romanzo affronta un tema alquanto spinoso: il ruolo delle donne nel mondo del lavoro, le difficoltà nei rapporti con l’altro sesso, le disparità di trattamento economico tra donne e uomini di pari livello, pari istruzione ed esperienze lavorative. Il rapporto di lavoro con un capo uomo, despota e potente e le criticità che scaturiscono.

Il testo, pur mantenendo la terza persona, è in realtà un romanzo corale. Pagina dopo pagina, incontriamo le protagoniste, Sloane Glover, Grace Stanton, Ardie Valdez, Katherine Bell, di professione avvocato e l’addetta alle pulizie Rosalita Guillen. La narrazione avviene in senso cronologico, senza salti temporali fra i vari capitoli. Il passato si intreccia con la narrazione al presente, così da fornire al lettore tutti i fatti che riguardano le protagoniste. Le vediamo entrare a far parte della Truviv, muovere i primi passi in questa grande azienda, conquistarsi con fatica e impegno la loro posizione. Le descrizioni dei rapporti personali convergono verso un unico soggetto, Ames Garrett, direttore degli affari legali e societari, capo diretto di Sloane, indicato come futuro CEO, in seguito alla morte improvvisa del precedente Desmond Bankole.

Viene analizzato nel dettaglio le problematicità che le protagoniste affrontano come donne, di come vengano catalogate per via del ciclo mestruale, che le rende inaffidabili, isteriche, di come debbano sempre dimostrare di essere in grado di far bene il proprio lavoro. Nel momento della gravidanza, il rientro al lavoro, risulta ancora più stressante. Più è importante il ruolo ricoperto, più si alza il livello di ansia, bisogna dimostrare che la gravidanza non ha modificato le proprie capacità, bisogna mantenere un profilo professionale altissimo, senza manifestare debolezze, come la depressione post-partum.

Vengono presi in considerazione anche episodi di bullismo, a subirli   Abigail, figlia di Sloane e Derek. I genitori affrontano il problema in maniera differente, ciò li porterà a scontri verbali. Essi vedono la questione in modo dissimile, e anche la scuola, appare coi suoi limiti, come se Abigail fosse il problema e non la vittima.

Attraverso gli occhi della bella e giovane Katherine Bell, avvocato che lavorava in uno studio a Boston, scelta direttamente da Garrett e portata alla Truviv, affrontiamo il tema controverso del rapporto col proprio capo, tema che viene affrontato anche da Sloane, quali qualità mostrare per essere assunte, come apparire affabili, competenti, disponibili nel lavoro, desiderose di far carriera…. Quando si è fraintese? Quando si appare disponibili ad un approccio sessuale? Il passaggio alle molestie come avviene?

La scrittrice è bravissima in questo, analizza il momento in cui certi comportamenti non sono più accettabili, si diventa vittime, e bisogna trovare la forza, il coraggio di dire “NO”, e di denunciare, anche a distanza di tempo la violenza che si è subita. Denunciare può servire a salvare anche altre donne, altre colleghe, prima che subiscano lo stesso destino.

Nasce così l’idea di far circolare in azienda un file excel, chiamato “Bad Man”, anonimo, contenente una lista di nomi di molestatori, alla quale viene aggiunto il nome di Ames Garrett. La lista avrà effetti devastanti, la denuncia molestie partita da una delle dipendenti, a cui le altre si associano nella richiesta di risarcimento per “ambiente di lavoro ostile”, porterà allo scompiglio tutti i rapporti di lavoro, metterà a dura prova amicizie e rapporti di lavoro, sincerità e bugie. Anche la stampa si interesserà di quanto accade alla Truviv e con la morte di Garrett, i fatti si confondono ulteriormente.

Ma lasciamo al lettore il piacere di trovare il bandolo della matassa. In conclusione, la mia opinione su questo romanzo, è che ci troviamo di fronte a un apparente legal-thriller, che in realtà mira a svegliare le coscienze femminili e si propone attraverso una “catena di sussurri” di diventare una voce forte, unica e chiara di denuncia contro le  molestie a cui le donne sono costrette a sottostare. Un libro che tutte le donne dovrebbero leggere…. E perché no, anche gli uomini.

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