Thriller psicologico con spruzzata horror, che parte da una vicenda tragica del passato, che il protagonista, ma anche la cittadina nella quale ritorna, hanno cercato di rimuovere. Il racconto procede su due piani temporali inizia con un prologo che descrive una situazione nella quale vediamo il protagonista, all’età di quindici anni, sospettato dalla polizia di un grave crimine, che viene difeso dalla propria madre, sicura della sua innocenza. Paul Adams, il ragazzino sospettato, adulto, diventato docente universitario, torna nella sua cittadina natale perché sua madre è ricoverata in ospedale a seguito di una caduta. Nel primo capitolo conosciamo Amanda Beck, capace poliziotta, che combatte con i suoi incubi e anche con il ricordo del padre e con le aspettative che lui aveva per lei. Amanda, indagando su un crimine orrendo, incrocerà la sua strada con Paul. In un alternarsi fra passato e presente ci addentriamo in una vicenda del passato, orrenda e inquietante, che ha causato il presente e conosciamo meglio i due protagonisti. La trama è ben costruita, le descrizioni delle sensazioni provate da Paul ragazzino, che si ripresentano quando torna nella sua vecchia casa e scopre alcune cose, sono ben scritte e provocano qualche brivido. Il tema dei sogni lucidi è interessante e ben inserito nella trama. Alex North costruisce un racconto che a volte risulta spiazzante e ci indirizza verso delle conclusioni ovvie, che poi saranno stravolte. Interessante la figura della madre di Paul che lo spinge ad allontanarsi dal suo passato, dalla cittadina e anche da sé stessa, credendo di fare il suo bene in un istinto protettivo più forte di qualsiasi altro sentimento. Leggendo, capiremo che “le ombre” del titolo sono anche quelle che tengono attaccati al passato, che non permettono di vivere appieno la vita, che alimentano le paure e prima o poi si ripresentano.
Consigliato a chi chi ama le storie oscure, a chi ama i thriller con forte componente psicologica, a chi non è facilmente impressionabile.