L’antiquario del Garegnano: La seconda indagine milanese di Bonetti e Valli
Milano, ottobre 2006, un uomo lascia un’agendina nera su una panchina della stazione Certosa. Anita Valli, che attende il treno al binario opposto, lo nota: è calvo e ben vestito, sembra guardare verso di lei, come se la conoscesse, quasi a inviarle una muta richiesta di aiuto. Anita si decide, scende nel sottopassaggio e recupera l’agenda. Da qui parte tutta una serie di misteri ed enigmi che porteranno Anita Valli e Mirella Bonetti, le due “squinzie” milanesi che abitano in via Gallarate, a indagare su un omicidio e su una faccenda di quadri poco chiara, con l’aiuto dell’amico Marchino, circondate, al solito, da personaggi piuttosto singolari. Tra una cenetta e un aperitivo, tra i numerosi “bianchini” e le pietanze che Anita ama cucinare (e che Mirella degusta volentieri) si spingeranno fuori città, sul vecchio furgone con cui Anita Valli trasporta i mobili per il suo laboratorio di restauro, alla ricerca di indizi… ma soprattutto di guai! E il bel commissario Giorgio Santini? Beh, al solito gli faranno vedere i sorci verdi, per fortuna che il suo aplomb è duro da scalfire.
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Dopo l’esordio con il romanzo “Incroci obbligati” torna la varesina approdata a Milano, Paola Varalli con la seconda avventura dal titolo L’antiquario del Garegnano, dedicata alla restauratrice Anita Valli e l’architetto Mirella Bonetti dette “le squinzie”.

Cosa aspetta le due intrepidi e fedeli amiche alla guida del loro furgone che trasporta mobili da restaurare ?

In quale guaio si sono cacciate, riusciranno a far ammattire il bel commissario Giorgio Santini costretto ad armarsi di santa pazienza con due irrefrenabili donne come Anita e Mirella?

Per scoprirlo bisogna godersi qualche ora di piacevole lettura di un giallo dove unisce avventura e deduzione che contraddistingue l’autrice e le sue protagoniste.

Una è il braccio ed è soprannominata Mc Gyver e l’altra la mente e si improvvisa Sherlock Holmes, un connubio perfetto e vincente per un romanzo ambientato nella Milano del 2006, stagione autunnale e basta un uomo seduto a una panchina  che guarda con insistenza Anita  ad aver lasciato un’agendina, per poi scomparire e dar vita ad un’indagine mozzafiato.

Era stato notato con fare circospetto da Anita Valli che si impossessa di questa agendina cercando anche di restituirla al suo padrone, ma essendosi volatilizzato non gli resta metterci il naso come solito fare, a maggior ragione viene ancora più spinta quando apprende la notizia di un delitto.

L’uomo ripescato dal Naviglio è percaso il proprietario dell’agendina?

L’antiquario del Garegnano è un romanzo fresco e ingenuo che vive di quella narrazione spontanea e al tempo stesso ironica, i dialoghi tra le due amiche hanno quella giusta dose di comicità e sono la ciliegina sulla torta, perché in questa storia se pur condita di intrighi e misteri possiamo assistere alle nozze del giallo con la commedia, merito della Varalli che con una scrittura vivace e spensierata riesce nel suo intento dando il giusto mix di colore e con i personaggi alla loro seconda avventura prendono sempre più forma e consistenza.

Alle due strampalate squinzie ci si affeziona perché riescono a strapparti anche quella risata genuina e sincera, non mancano mai i riferimenti ai classici del giallo deduttivo, quando si unisce il giallo alla commedia non ci resta che pensare a Miss Marple o meglio, quando ci sono codici da decifrare il ricordo cade  al famoso romanzo “ Le lettere scarlatte “ di Ellery Queen, sempre ingredienti che ci portano indietro con il tempo e solo gli appassionati e amanti del genere non dimenticheranno mai.

Il grigiore autunnale verrà spazzato via gustando la nuova avventura della coppia di improvvisate detective firmata Varalli ? Lettori potete scommetterci !

Buona Lettura !

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