Stabilire dei confini e mettere a volte dei paletti con la famiglia d’origine, è una sfida che una nuova coppia affronta, ed il libro ci presenta dei tentativi di attuare ciò, da parte di Evie e Mark, nei confronti di Cleo. Il legame tra Cleo e Mark è quasi simbiotico e ciò è collegabile ad alcuni avvenimenti negativi della loro infanzia, che hanno contribuito ad unirli. è interessante in particolar modo, cercare di cogliere e scoprire se “la simbiosi” sia sentita da entrambi perennemente o se uno dei due tenti di ritagliarsi una propria autonomia, escludendo l’altro/a, in qualche aspetto della propria vita privata…
La tua ultima bugia ci presenta uno scenario in cui le menzogne sono all’ordine del giorno: a mentire sono probabilmente più personaggi, ma la “missione” del lettore è scoprire il significato del titolo ed in particolare a chi faccia maggiormente riferimento.
Aminah è inizialmente un’amica di Cleo, ma dopo aver conosciuto meglio Evie, è ufficialmente amica di entrambe; è il personaggio che ho apprezzato di più in quanto mantiene coerenza e lealtà nei comportamenti, anche nelle circostanze più difficili da gestire in cui arriverà a sentirsi “tra i due fuochi”.
A smorzare i momenti di alta suspense, ci penserà la detective Stephanie King che indaga riguardo la morte di Mark: l’autrice ci descrive sia la raccolta degli indizi che riusciranno a dare una svolta al caso e che nascono da un’attenta osservazione, sia alcuni eventi della vita privata della detective. Si tratta di una scelta degna di nota, in quanto dimostra come l’autrice tenda a ristabilire un equilibrio nei momenti in cui il carico emotivo per il lettore potrebbe diventare eccessivo.
E poi c’è Lulù, nata dall’unione tra Evie e Mark, una bambina dolcissima,sveglia ed intelligente, che rischierà di pagare il prezzo di questo scenario crudele. Purtroppo quando le situazioni o i traumi non vengono elaborati e l’odio, il rancore e la sete di vendetta annebbiano la mente, a pagarne le conseguenze sono in molti ma, se a farne le spese sono i bambini, ciò è proprio raccapricciante. Infatti, i bambini non hanno gli strumenti per difendersi da situazioni così complesse e forse il fatto che Lulù sia molto piccola può giocare a suo favore, grazie anche ad una scelta di Evie, nel finale…
Il punto di forza dell’autrice è lo stile e definirlo magnetico sarebbe riduttivo. Il susseguirsi di parole, frasi e capitoli ci trascina nel vortice degli eventi come pochi sono capaci di fare: non esisterà più un orario per leggere e neanche la distinzione del giorno dalla notte, dato che noi lettori siamo nel turbinio delle situazioni descritte (ma anche delle emozioni che ci suscita quanto stiamo leggendo, e vi assicuro sono moltissime).
Girando l’ultima pagina, un senso di malinconia potrebbe avvolgerci, ma Keep calm, probabilmente la detective King tornerà con un altro caso……