Genere:
La teoria del moltiplicatore – Rossana Pessione
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Trama

Sette giorni per svelare un mistero, per trovare Francesca che sembra stata inghiottita dalla nebbia del lago. Perché Giorgio si preoccupa tanto? Che rapporti ci sono fra l’Accademia di Anatomia e l’antico cenacolo dei Resurrezionisti? E se ci fosse un modo legale per far perdere le tracce di qualcuno? Per questo ha deciso di farsi aiutare da Sebastiano, il Segamorti. Un thriller che svela il sistema per cui resti umani vengono scomposti e venduti da organizzazioni criminali e che disseziona con cura i più gelidi sentimenti dell’animo umano.

Recensione a cura di Rino Casazza

Avendo fatto studi giuridici, avevo sempre ritenuto affascinante ma oziosa la disputa su come qualificare in punta di diritto il “cadavere”.

È una “cosa mobile”, come un divano o qualsiasi oggetto di simili dimensioni?

E chi è da considerarsene legittimo proprietario?

I parenti del defunto? Lo stato?

I casi di furto di salma si contano sulla punta delle dita, ultimo in ordine di tempo quello che ha riguardato le spoglie mortali del presentatore Mike Bongiorno.

Fondamentalmente i cadaveri non interessano a nessuno. Sono solo agglomerati cellulari in dissoluzione il cui destino è di finire in quei “magazzini di vuoti a perdere” (commercialmente parlando, ben s’intende) che sono i cimiteri.

Il romanzo “La teoria del moltiplicatore” di Rossana Pessione   mi ha aperto tutto un mondo.

I cadaveri un’utilità commerciale ce l’hanno eccome.

Interi o sezionati, e opportunamente trattati, sono un'”attrezzatura” fondamentale per le scuole di medicina.

Studenti e specializzandi in questa materia si impratichiscono su parti anatomiche vere di persone morte, incomparabilmente più adeguate e, realistiche, di manufatti artificiali.

È ciò che avviene nell’Istituto sanitario in riva al lago di Iseo intorno a cui ruota il romanzo, laddove si tengono corsi di chirurgia, odontoiatria e simili. Come in analoghi altri luoghi in Italia e nel mondo, naturalmente, cosicché si capisce bene che esiste un settore dell’economia, magari piccolo in confronto al PIL mondiale ma non irrilevante, che si occupa di preparare le salme al nuovo nobile scopo di istruzione, distribuendole a seconda della richiesta.

Che si tratti di un settore di nicchia è dimostrato dal fatto che l’Istituto sanitario in parola non vive di sola formazione, ma gestisce un contiguo ospedale per malati terminali, a cui somministra cure palliative.

Qui scatta immediato e inevitabile il sospetto di una pericolosa sinergia tra l’addolcito accompagnamento alla tomba di chi è destinato a morire e l’utilizzo dei cadaveri a scopo didattico.

Proprio per questo le due branche di attività dell’Istituto sono separate, anche fisicamente, e vi operano professionalità diverse: i pietosi confortatori dei malati senza speranza, e i manipolatori un po’ cinici di spoglie mortali inanimate.

I personaggi della storia appartengono a entrambe le categorie, e come avrete capito si trovano coinvolti in una torbida vicenda in cui il confine delle due attività (“produrre” cadaveri e farne manichini per il progresso della medicina) tende a sconfinare nell’illecito.

Sì, perché i cadaveri si possono “produrre” non solo in modo encomiabilmente umanitario come avviene nei reparti oncologici, ma anche per finalità criminali.

Rossana Pessione affonda la lama in questa contraddizione con vivacità narrativa e buona suspence.

Azzeccata l’idea del titolo, che rimanda ad uno dei cardini della teoria keynesiana, ovvero l’inevitabilità dei benefici economici indiretti che genera qualsiasi spesa, mentre i riferimenti gastronomici nei titoli dei capitoli risultano un po’ forzati.

Dettagli

  • Genere: thriller
  • Editore : Independently published (3 maggio 2019)
  • Lingua: : Italiano
  • Copertina flessibile : 264 pagine
  • ISBN-10 : 1096771829
  • ISBN-13 : 978-1096771821
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