Può scaturire una caccia alle streghe da una crisi agricola causata da una forte siccità? Si nel 1587! I frutti della terra non riuscivano a fiorire, le persone riuscivano a mangiare a fatica e non potevano vendere i prodotti quindi non guadagnavano così pensarono bene di credere che ciò che stava succedendo fosse opera di sortilegi additando delle compaesane come streghe. Un periodo particolare stava investendo le donne di Triora, soprattutto quelle che erano note erboriste, donne che aiutavano chi stava male, donne conosciute, donne di ogni estrazione sociale anche quelle di rango elevato. Non ci si poteva fidare più di nessuno, ognuno indicava come strega chi non sopportava o qualcuno di cui aveva paura. La fame stimolava la paura che cresceva sempre di più e che faceva nascere delle superstizioni pericolose che mano a mano si alimentavano. Chi poteva sapere che erano solo superstizioni alimentava le credenze per far decadere il potere delle esponenti di famose famiglie di Triora. In effetti a Triora c’erano delle Sorelle che si riunivano sotto un noce per trasmettere la loro conoscenza alle giovani, una di queste era Franchetta Borrelli . Franchetta si occupava del commercio per la sua famiglia, mentre suo fratello Quilico dei pezzi di terra, ma conosceva anche i segreti delle erbe che potevano curare molti problemi. Le piaceva da sempre poter curare le persone, ma non poteva studiare la medicina che era preogativa maschile. Orgogliosa tanto da risultare arrogante seguì la sua passione mettendola avanti a tutto anche al suo amore. Non avrebbe mai ceduto alla richiesta del suo uomo di smetterla con gli intrugli. Così rimase sola, ma in compagnia delle sue tante Sorelle fino a quando non arrivò l’Inquisizione a Triora nella figura del commissario De Scribani. Donne come Franchetta studiavano anatomia, la scienza conosciuta dalle madri e prima ancora dalle nonne. Le loro finanze permettevano viaggi e incontri con altre come loro, con medici e studiosi e acquisti di libri proibiti. Donne progressiste contro i conservatori che appoggiavano la Chiesa, donne anche protestanti in accordo con gli ugonotti francesi in guerra con i cattolici. Tutto filava liscio fino alla siccità e ala persecuzione che iniziò subito dopo. Incarcerate e torturate fino allo sfinimento, fino alla morte di alcune. Quel commissario aveva un odio che derivava da fatti passati e iniziava tutto con una donna. Purtroppo riversava quell’odio sulle cosiddette streghe e su Franchetta. Dall’altra parte c’era una donna con un segreto nascosto a due persone da moltissimo tempo solo per orgoglio.Una storia toccante che ripercorre ciò che successe nelle persecuzioni alle streghe in Italia. Una storia da leggere, da comprendere e non da giudicare come al solito per partito preso, ma in modo obiettivo per capire davvero, non per giustificare certi comportamenti, ma anche per comprendere da dove derivano.
Storico
Recensione a cura di Emanuela Di Matteo A raccontare in modo romanzesco la vera storia della nobildonna Vittoria Accoramboni, nata a Gubbio il 15 febbraio 1557
Una risposta
Grazie Marianna e gialloecucina per la recensione