Di Cesare seguo le storie che sua mamma Valentina posta su Instagram da prima che il libro venisse pubblicato e quindi per me è stato ovvio leggerlo. Valentina Mastroianni non nasconde le difficoltà, i momenti tristi e bui ma posta anche storie di Cece, così il suo nomignolo, con il suo cane Joy, le piccole grandi vittorie. Di fronte alla narrazione di una malattia è sempre molto difficile, in chi guarda, non cadere nel pietismo e nel caso di un bambino potrebbe essere anche più facile. Da subito però, seguendoli, ho avuto la sensazione di quanta forza e voglia di vivere abbia Cece.
Nel libro, Valentina Mastroianni parte raccontando un po’ di se per permetterci di comprendere meglio alcune cose, perché, come scrive nelle pagine iniziali … “guardare le ombre del mio passato mi ha sempre aiutata a gettare nuova luce sul presente.”
Il libro prosegue con il racconto dell’insorgere della malattia, delle difficoltà, delle sensazioni provate. Dei ricoveri, degli stati d’animo altalenanti. Non voglio dilungarmi nella descrizione di questa parte, ci tengo invece a sottolineare come Valentina Mastroianni, nella gestione di una situazione enorme, complicata, ha scelto e continui a scegliere la felicità affrontando la vita con un sorriso e un cuore aperto. Provo grande ammirazione per la sua determinazione nel creare un ambiente felice per il figlio. “La storia di Cesare” non è una narrazione sulla malattia, ma, come si legge nel libro … “è un rispondere a colpi di gioia di vivere alle brutture del mondo invece di restare paralizzati dalla paura.”
Consigliato, perché Cece ha tanto da insegnare a ognuno di noi.