ALLA RICERCA DEL LIBRO PERDUTO
Rubrica a cura di Miriam Salladini e Pasquale Schiavone
La signora nel lago – Raymond Chandler
Trama
L’investigatore Philip Marlowe riceve l’incarico da un affermato industriale nel campo dei cosmetici, di ritrovare la moglie scomparsa. La signora, che si accompagna ad affascinanti quanto insulsi playboy, ha fatto perdere le sue tracce durante un soggiorno nella loro casa di montagna. Unico indizio, un telegramma spedito al marito in cui gli comunica che si recherà in Messico per ottenere il divorzio. Recatosi nella località, Marlowe si scontra con una umanità molto diversa da quella californiana alla quale è abituato: tra i vari personaggi, un bisbetico ma sincero Bill, custode della villa; uno sceriffo solo apparentemente lento e bonario; un tenente di polizia arrogante ed un medico che ha qualcosa da nascondere. Il custode, ancora sofferente per la fuga della moglie (non sopportava la soporifera vita rurale), non nasconde la sua convinzione che la moglie dell’industriale sia fuggita con uno dei tanti amanti e, pur con continui sbalzi di umore dovuti al vizio del bere, si rivela prezioso per le indagini. Un giorno, mentre accompagna Marlowe al lago, scopre con orrore sotto il pontile il cadavere della moglie, in avanzato stato di decomposizione: non era quindi fuggita in città come lui credeva ma era stata uccisa e gettata nel lago, con una zavorra che doveva tenerne il corpo a fondo. La tranquillità del paese viene così sconvolta dal delitto della moglie di Bill; Marlowe però intuisce che qualcosa non quadra e, nonostante il tenente di polizia tenti brutalmente di dissuaderlo, continua le indagini. Scopre così che il cadavere non era quello della moglie di Bill, bensì quello della moglie scomparsa dell’industriale. La moglie di Bill, che ha un passato inquietante, ha assassinato la moglie dell’industriale ed è fuggita per rifarsi una vita, contando appunto sul fatto che il cadavere nel lago sarebbe stato scambiato per il suo.
Recensione a cura di Pasquale Schiavone
Raymond Chandler è una garanzia. Qui si ritrovano tutti gli elementi del romanzo hard boiled cari al lettore affezionato alle vicende del tormentato e ironico detective privato Philip Marlowe. La scrittura di Chandler è semplice, diretta, eppure le trame sono intrecciate ed intriganti come poche. Pagina dopo pagina la matassa si districa lasciando trasparire dei collegamenti sempre nuovi. Marlowe è freddo, cinico e razionale. E quando si metterà a spiegare come si sono svolti davvero i fatti si rimarrà con il fiato sospeso nella lettura. Tutta la storia è permeata dalla profonda malinconia chandleriana, con personaggi dalla connotazione amara, persone che, dietro la maschera mondana, nascondono un animo turpe. Tutto scritto in prima persona come fosse il diario serale dell’investigatore, condito da numerosi dialoghi. Il mistero, la ricerca di una donna scomparsa e il ritrovamento di un cadavere, non solo soddisfa il requisito di presentare e descrivere la corruzione, la degenerazione morale e l’ambizione di una comunità o persona, ma svolge un ruolo importante per risolvere l’enigma. Nella maggior parte dei romanzi tal caso, il racconto poliziesco è relegato in secondo piano ma, questa volta, Chandler accentua e dà più enfasi all’intrigo, mescolato con le caratteristiche usuali di cinismo, violenza, sesso, alcool, droghe, etc.
“La signora nel lago” si legge bene, parole scorrevoli, senza intoppi. L’intreccio giallo è ben costruito, cosa in cui Chandler non sempre si impegna; qui tutti i pezzettini vanno al loro posto al momento giusto senza troppe sbavature o forzature. E sui luoghi: bella l’ambientazione in montagna, presente soprattutto nella prima parte del romanzo, che permette all’autore di regalarci bellissime descrizioni della natura.
Come spesso accade nei romanzi di Chandler i personaggi sono splendidi (su tutti forse lo sceriffo del paesino di montagna, ormai anziano e sovrappeso, che sulla sua auto ha messo il cartello “rieleggete Jim Patton, è troppo vecchio per mettersi a lavorare”): l’umorismo di Marlowe non viene mai a mancare e le sue risposte sono sempre taglienti… ohi, Chandler è un grandissimo, ma questo già si sa, solito marchio di fabbrica. A proposito, il lirismo che sempre accompagna i suoi romanzi è presente per lo più nella prima parte, dopo l’ho visto messo un po’ da parte a vantaggio della storia, nel senso: non che dopo non ci sia più, no, solo che diventano più numerosi i dialoghi… dialoghi oltretutto ben fatti che rendono Marlowe un uomo davvero intrigante!
Dettagli
- Genere: giallo
- Copertina flessibile:254 pagine
- Editore:Feltrinelli (27 dicembre 2012)
- Collana:Universale economica. Noir
- Lingua:Italiano
- ISBN-10:8807880466
- ISBN-13:978-8807880469