Luna è una ragazza che studia le stelle come faceva sua madre. È solitaria, ha un passato doloroso con il quale combatte ogni giorno; una spessa malinconia avvolge il personaggio rendendolo tuttavia degno di esser amato. La perdita della madre dona fierezza al personaggio, quanto il suo attaccamento viscerale alla tranquilla e splendida Isola dei Gigli. C’è magia intorno a Luna, la magia di chi cerca risposte nelle stelle e di chi crede al destino, del resto con quel nome importante non potrebbe essere altrimenti.
Non conoscevo questa autrice, ma di lei ho apprezzato il linguaggio che spesso sfiora la poesia, trattando i sentimenti come solo un vero poeta sa fare, con rispetto per la sensibilità emotiva. A qualcuno, forse, questa nota poetica potrebbe non essere gradita, ma senza dubbio ne riconoscerà la leggerezza e il suo non voler essere pedante. Ciò che mi ha colpito maggiormente di questa storia è l’attaccamento della protagonista alla sua isola, e in particolare al mare. Essendo anch’io nativa di una cittadina sul litorale ligure comprendo benissimo il significato di : vallo a spiegare il mare a chi non c’è nato. E dal mare arriva il mistero, ciò che farà nascere in Luna mille domande senza risposta. L’idea che il caso non esista e che tutto segua un percorso già definito non abbandona mai la ragazza, ostinata a voler interrogare le stelle senza ottenere una risposta certa.
Hermes, giovane fotografo, ha una passione intensa per le bellezze del luogo. Per la timida e riservata ragazza l’uomo non potrebbe essere compagno migliore, per ammirare la sua amata distesa salata, perché il mare non si spiega, si sente dentro… e ascoltarlo insieme a chi lo comprende davvero è una possibilità concessa a pochi. Complice questa loro passione comune, l’amore non tarda ad arrivare con tenera irruenza. In questo approccio amoroso Luna appare impacciata, timorosa e ingenua come una ragazzina. Insomma dopo aver letto alcuni passaggi del testo, mi è capitato di voler svegliare la protagonista dal suo pudico letargo, perché il tempo stava passando invano, senza che il suo amore per Hermes fosse rivelato. L’interesse del fotografo per Luna era anch’esso contenuto, ma di certo non per timidezza, si comprende subito quanto il giovane sia prudente perché ancorato a qualche esperienza passata non del tutto risolta. Arturo e Ammone, rispettivamente padre e zio di Luna sono gli altri personaggi della storia, ben caratterizzati, nella loro originalità; regalano un forte senso di famiglia, attraverso l’amore per la ragazza, anche per sopperire all’assenza materna.
Durante la lettura il quadro si completa, i misteri si spiegano in un finale inaspettato: l’amore trionfa nella sua accezione più grande non necessariamente romantica. Lo stile fluido, poeticamente coinvolgente rende questo romanzo una lettura piacevole ed emotivamente ricca, la tranquillità dell’isola è un toccasana per un inizio estate all’insegna dei sentimenti.