RECENSIONE a cura di Edoardo Todaro
Rimasto decisamente colpito dal precedente “ BRAVA RAGAZZA, CATTIVA RAGAZZA “ non potevo sottrarmi da “ LA RAGAZZA CHE VIENE DAL FREDDO “. Secondo appuntamento, edito da Fazi nella bella collana,DARKSIDE,con lo psicologo forense Cyrus Haven, che per la sua professione dovrebbe studiare gli assassini ed invece si ritrova a cercarli; e alla misteriosa minorenne Evie Cormac.Due vite che si incrociano e si alimentano l’una con l’altra. Uno che ha che fare con i lasciti prodotti dallo sterminio della propria famiglia ad opera del fratello, ora rinchiuso in un ospedale psichiatrico di massima sicurezza, in preda ai deliri della follia e della schizofrenia; l’altra che è una vera e propria forza della natura, traumatizzata da ciò che ha subìto,geniale, arrabbiata, solitaria e con una gigantesca disistima per sé stessa. Se il fratello di Cyrus, una bomba ad orologeria pronta a scoppiare alla prima occasione, si trova in un ospedale psichiatrico di massima sicurezza, Evie invece si trova in un Istituto Protetto per Minori che in realtà non è altro che un riformatorio nel quale puoi trovare di tutto dai delinquenti ai socio psicopatici .Lo psicologo Cyrus che adotta misure particolarmente umani: come la corsa mattiniera per sgombrare la mente dai pensieri negativi ed il parlare ad alta voce come aiuto per fare il punto dei propri pensieri in circolazione nella sua testa. Una storia drammatica che attraversa gli intrighi che si dipanano nel mondo dei reati sessuali, del traffico di bambini, dell’abuso di minori, della politica e di una polizia corrotta ed al servizio della schiavitù sessuale; di enti benefici che in realtà nascondono ben altri raggiri e che si misura con un super potere/disgrazia in possesso di Evie, il capire quando la menzogna non è esplicita, una capacità contro intuitiva .Numerose sono state le valutazioni positive verso questo noir, da Di Monopoli a De Michelis, solo per citarne due, che rimandano a …. Stephen King.