Trama
Anno del Signore 1630. A Lancimago, villaggio perso tra campi e acquitrini, gli abitanti aspettano con angoscia la peste che si avvicina. Per prepararsi al peggio, i monaci della vicina abbazia decidono di preparare una fossa comune. Ma durante i lavori di scavo trovano numerosi scheletri sepolti in modo strano, con legacci intorno agli arti e crani fracassati. La memoria collettiva non sa dire chi siano e i frati più anziani, interrogati, rispondono con un muro di reticenza e silenzio. Mentre, con poteri di commissario apostolico, arriva monsignor Diotallevi, incaricato di allestire i cordoni sanitari per contenere il contagio, nelle paludi nebbiose, nei poderi smisurati e nelle boscaglie intorno cominciano a succedere cose inspiegabili e inquietanti: fuochi che paiono sospesi nell’aria, animali scomparsi, presunti untori che si aggirano tra le vigne. «È opera del Demonio» dicono i paesani, e subito cercano streghe e fantasmi da combattere; ma c’è anche chi a Satana si rifiuta di credere, e in nome della scienza perlustra i terreni a caccia di risposte. Eraldo Baldini ci trascina in un mondo sospeso tra religiosità e superstizione, tormentato da paure ancestrali, in cui è impossibile distinguere il naturale dal sovrannaturale, i giusti dai colpevoli, i carnefici dalle vittime.
Recensione a cura di Dario Brunetti
La palude dei fuochi erranti è il nuovo romanzo di una delle penne più prestigiose del noir italiano, forse uno dei pochi a mescolare più generi letterari, così Eraldo Baldini si ripresenta ai lettori con un testo dove si unisce mistero a religione.
In questo romanzo ci sono tracce di autorevoli autori che sono stati un vero patrimonio della letteratura italiana, si pensa ad Alessandro Manzoni quando viene trattato il tema della peste nei Promessi Sposi , ad Italo Calvino nel suo realismo fantastico del Barone rampante e infine Umberto Eco, visto che il protagonista, monsignor Rodolfo Diotallevi, con poteri di commissario apostolico assomiglia a Guglielmo Da Baskerville del Nome della Rosa chiamato ad indagare su misteriosi omicidi all’interno di un’abbazia e dove qualche monaco benedettino sembra essere sceso a patti con il diavolo.
Siamo nell’anno 1630 , a Lancimago, la peste sta per diffondersi non dando scampo ai poveri abitanti di uno sperduto villaggio e dei monaci benedettini hanno deciso di preparare una fossa comune vicino alla loro abbazia.
Ma nello scavare, fanno una macabra scoperta trovano degli scheletri a cui è stato fracassato il cranio e si nota che i loro arti sono stati legati.
Per cercare di arginare la peste Monsignor Diotallevi dispone di molti soldati e fa allestire dei cordoni sanitari di protezione ai confini del territorio, inoltre vuole scoprire quali misteri si celano nell’abbazia, secondo lui ci sono dei monaci che nascondono più di un segreto, soprattutto quelli di veneranda età e inoltre a chi appartengono quei resti rinvenuti nella fossa?
Il protagonista nonostante sia ossessionato dai suoi fantasmi del passato che vengono a lui in sogno, terrorizzandolo, non si fa sfuggire di mano le situazioni per il quale è chiamato ad indagare, in modo autoritario impartisce ordini ma deve far fronte a figure misteriose, atti di stregoneria che evocano il maligno e in un luogo religioso come l’abbazia è messa a repentaglio la fede di qualche monaco?
Tanti quesiti che necessitano di risposte, ma quello che viene messo più volte in discussione nel romanzo è la vulnerabilità dell’essere umano che cede alle tentazioni, è vittima delle proprie debolezze, cede a ricatti a meschinità che irrimediabilmente si trasformano in malvagità.
La palude dei fuochi erranti è un thriller storico dove il bene si contrappone in maniera decisa al male,l’onesta deve fronteggiare inevitabilmente la perfida corruzione dell’uomo,un romanzo dove spiccano i vari protagonisti della storia narrata, mettendoli in risalto e chiamando loro ad una dura prova di forza per stabilire in maniera definitiva chi sono i vincitori e gli sconfitti.
Baldini riesce in maniera efficiente a catalizzare l’attenzione nelle sue storie nere creando sempre le giuste atmosfere e trasmettendo le relative suggestioni di cui il lettore si nutre.
I suoi romanzi sono arricchiti di quella cultura popolare che appartiene alle nostre regioni italiane , in questo caso la Romagna, ogni città nasconde i suoi riti, le sue tradizioni, fiabe e leggende che fanno parte senza dubbio di un immaginario collettivo che ha saputo costruire intorno a se, un mondo fantastico che trova poi ispirazione nella narrativa di genere che lo stesso autore, da antropologo e saggista è riuscito ad esportare brillantemente.
Dettagli
- Copertina flessibile:224 pagine
- Genere : Thriller storico
- Editore:Rizzoli (1 ottobre 2019)
- Lingua:Italiano
- ISBN-10:8817109991
- ISBN-13:978-8817109994