Genere:
La memoria dei corpi
Giorgio Saveri non ha nemmeno quarant’anni ma sulle spalle ha accumulato abbastanza delusioni da ritirarsi a vivere nella magione di famiglia, una lussuosa e antica villa sulle colline piacentine ricca di opere d’arte. Unico contatto con il mondo è Agnese, la domestica che l’ha cresciuto al posto della vera madre, una donna algida morta molti anni prima in un incidente stradale, e del padre dispotico, che fino al giorno del suo suicidio non ha mai perso occasione di denigrarlo pubblicamente. Tutto cambia la notte in cui Giorgio si imbatte nella fascinosa Giulia, che ha il dono di capirlo come mai nessun’altra persona prima ma che di sé racconta poco, e che lo imbriglia in una relazione ambigua e ad alto tasso erotico. Quando però Agnese scompare nel nulla, Giorgio non ci sta, e inizia a indagare. Presto, il cerchio intorno alle bugie di Giulia si stringe, ma lei non è l’unica a nascondere segreti…
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Recensione a cura di Vienna Rao

Giorgio è un avvocato che non esercita la professione da qualche anno, è un uomo solitario e molto legato alle sue abitudini, come il poker del venerdì sera. Di ritorno da una di queste serate si trova ad aiutare per un guasto all’auto, una giovane donna, Giulia. Tra i due sembra esserci un buon feeling, se non fosse che Giorgio ha alcune perplessità a riguardo che lo turbano…

Lo stile lineare e coinvolgente dell’autrice, è riscontrabile sin dalle prime pagine: descrive con meticolosità le interazioni tra Giorgio e Giulia, conquistando la curiosità del lettore, ed è particolarmente attenta a fornire dei riferimenti all’infanzia di Giorgio, come l’attaccamento ad Agnese, governante della sua casa di famiglia.

Interessante è come il protagonista susciti sentimenti contrastanti nel lettore: a tratti fa tenerezza, ispira simpatia ma anche antipatia, a seconda delle scelte che si trova a dover compiere. L’autrice proprio con questo espediente, dimostra la sua abilità nel fornire le informazioni nel momento più giusto.

Inoltre, centrale sarà anche la figura di Giulia, una donna che sembra alternare vulnerabilità e testardaggine, variando in base alle situazioni: nella seconda metà del libro, invece, acquista importanza il personaggio di Marta, che si rivelerà un valido supporto per Giorgio.

Nel romanzo l’ambientazione ha un ruolo secondario: infatti, sono nominate Parma, Milano e Piacenza ma senza un intento narrativo, sono solo informazioni relative agli spostamenti dei personaggi, e non vengono approfondite nelle descrizioni.

Suggestivo e macabro, questo giallo conquisterà il lettore grazie alle capacità dell’autrice di presentare i personaggi; il finale è particolarmente interessante…

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