La logica della Lampara –Cristina Cassar Scalia
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Recensione a cura di Livia Frigiotti

Con questo suo secondo lavoro, Cristina Cassar Scalia non ha assolutamente deluso le aspettativeattese dai lettori del suo romanzo di esordio “Sabbia nera”. Il personaggio della vicequestore Vanina Guarrasiirrompe nella scena con una forza dirompente e, al tempo stesso, con una delicatezza sorprendente. La donna sembra arrivare in punta di piedi ma affronta i casi che le competono con coraggio e tenacia. Il suo personaggio è come un libro aperto per il lettore: sentimenti e pensieri sono sempre perfettamente descritti, nulla è nascosto, nulla resta nel dubbio o non espresso. Vanina parla al cuore del lettore con i suoi pregi e i suoi piccoli difetti. Si fa amare.

In questa seconda indagine l’autrice si è superata rispetto al primo romanzo soprattutto nella scrittura, più asciutta e più ordinata. E’ un giallo classico: ci sono un omicidio, una conseguente indagine, fino alla soluzione del caso, ma non manca un intreccio davvero intrigante. La bravura della Cassar Scalia sta tutta nel far credere qualcosa, fino a un certo punto, che poi non si verificherà, incastrando tra le pagine piccoli eventi che servono a spostare l’attenzione del lettore, per condurlo poi al gran finale.

La lettura procede in modo scorrevole e, rapidamente, si va incontro alla soluzione del caso, che non risulta scontata né banale. Nelle ultimissime pagine si intuisce che l’autrice si lascia una porta aperta per un eventuale seguito.

Oltre ai personaggi (tutti piacevoli e descritti nel modo giusto senza troppi fronzoli) ciò che colpisce è il clima mediterraneo che si respira tra le pagine: viene descritta una Sicilia calda, accogliente e meravigliosa nonostante la storia sia ambientata nel mese di novembre. Le descrizioni dei luoghi non sono eccessivamente dettagliate ma nitide e precise. Non è difficile percepire forte l’odore del mare e quello stesso clima così piacevole che ritrovo sempre nei libri di Camilleri con Montalbano protagonista.

E’ un libro avvincente, da assaporare con molta calma per non perdere tutto il fascino dell’ambientazione. Nel leggerlo ho capito che dovevo rallentare la mia lettura per non perdere proprio quell’atmosfera così “siciliana” che la Cassar Scalia ha saputo creare.

Un libro sicuramente da non perdere così comesonoda seguire  l’autrice e il  suo percorso che dimostrano forti attitudini alla materia e un’ evoluzione continua nella scrittura, preludio di ulteriore crescita.

 

Trama

Sono le quattro e trenta del mattino e il dottor Manfredi Monterreale e Sante Tammaro, giornalista di un quotidiano online, intravedonodalla loro barca un uomo che trascina a fatica, sulla costa, una grossa valigia e la getta fra gli scogli. Poche ore dopo la vicequestore Vanina Guarrasi riceve una chiamata anonima: una voce femminile riferisce di aver assistito, nella notte,  all’uccisione di una ragazza in un villino sul mare. Si scoprirà che i due fatti sono legati tra di loro e daranno il via a un’indagine molto più delicata del previsto. La scontrosa Vanina, la cui vita privata si complica di giorno in giorno, dovrà muoversi con cautela fra personaggi potenti del capoluogo etneo. Grazie all’aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè, con il quale fa ormai «coppia fissa»,la vicequestore sbroglierà un intrigo che, fino all’ultimo, riserverà delle sorprese.

 

Dettagli

  • Genere: Giallo
  • Copertina flessibile: 375 pagine
  • Editore: Einaudi: (30 aprile 2019)
  • Collana: Einaudi: Stile libero big
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8806241346
  • ISBN-13: 978-8806241346

 

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