Bruno Vallepiano scava nel passato del suo protagonista, il professor Mauro Bignami attraverso un prequel uscito per la Golem edizioni dal titolo La linea mortale.
Il professore è la voce narrante della storia, non ha ancora incontrato la compagna della sua vita Cecilia. La sua vita sentimentale al momento molto combattuta, da una parte c’è Francesca e dall’altra Susanna.
Intanto a Gariola, luogo di ambientazione di questo nuovo giallo scritto dall’autore cuneese è avvenuto uno strano omicidio.
Mauro, con l’amico Paolo aveva organizzato una gita in montagna ma caricano gli zaini su un pulmino sbagliato che è diretto a Lourdes. Non resta loro aspettare che il pulmino rientri alla base.
Una dinamica puramente casuale li porta a ritrovare i due zaini e non solo, rinverranno il cadavere di Antonio Rossetti, un noto imprenditore locale. L’uomo è morto avvelenato e in bocca ha una pagina di un libro scritto proprio da Bignami scritto anni prima.
Sono i dettagli e i particolari ad incuriosire il giovane professor Bignami, ma proprio queste due peculiarità richiamano l’attenzione del professore.
Supportato dal suo fedele amico Paolo, al quale confida le sue personali indagini e da Renzo, un giornalista della tv locale cercherà di ricostruire l’intera vicenda.
Ma come sappiamo, nei gialli i misteri non finiscono mai! Intanto a Gariola avviene uno strano rapimento di un ragazzo, cosa accomuna quest’ultimo evento alla morte del noto imprenditore? Vi sarà per caso un collegamento?
Nei romanzi di Vallepiano i protagonisti non sono solo i suoi personaggi ma anche le sue montagne, le immense vallate che fanno da sfondo alla storia.
Questo romanzo è ambientato agli inizi del terzo millennio e trova il nostro paese in un forte disagio sociale caratterizzato dalla disoccupazione e dalla perdita di posti di lavoro. Come se non bastasse ci sono gruppi appartenenti a frange naziste che porteranno scompiglio all’intera indagine. Decisivo sarà il ritrovamento in un capannone di una pagina del Mein Kampf del Führer Adolf Hitler che farà pensare all’insediamento di una spia neonazista.
Per concludere troviamo una spirale di violenza con il traffico di sostanze stupefacenti ad opera di ragazzi che sfrecciano con le loro auto dopo aver passato notti brave in discoteca, l’asfalto si colorerà di quel colore rosso sangue decidendo per sempre destini di vite perdute.
Tanti elementi che han bisogno di trovare il loro giusto incastro in una storia nera che affronta tante tematiche di forte rilevanza sociale, il giallo diventa ancora una volta un escamotage per costruire un romanzo che tocca una realtà vivida e pulsante che appartiene ai nostri giorni.
Giova un solido impianto narrativo che sviscera in maniera ordinata e non confusionale, pezzi di storie appartenenti al passato e che ritroviamo nel presente, legati da un unico filo conduttore.
Bruno Vallepiano attraverso uno stile elegante e particolarmente raffinato, sviluppa un romanzo giallo che si avvale di torbidi contorni noir.
Una concatenazione di eventi che renderanno particolarmente interessante lo sviluppo della trama riuscendo così a catalizzare l’attenzione del lettore che potrà assaporarne un testo godibile e coinvolgente.
L’autore ci riporta a un Bignami giovane, alla ricerca della sua stabilità sentimentale e con la grande capacità di incuriosirsi, questo aspetto lo porta alla costante ricerca della verità e della giustizia, peculiarità che forse non fanno molto parte di questo mondo così immorale e corrotto e che invece dovremmo cercare di custodire in ognuno di noi, penso che ne gioverebbe la nostra società che sarebbe vista da tutti con un occhio diverso e con una prospettiva migliore.