Edvin, di buon’ora ha suonato alla porta del suo vicino di casa, l’unico che può aiutarlo, per parlargli di un episodio strano accaduto mentre era in un bosco con gli scout; così Bäckström e la sua squadra hanno un nuovo caso di cui occuparsi. Un teschio umano e nessun indizio, a parte una pallottola conficcata nel cranio.
Bäckström, Annika, Peter e Nadja si contraddistinguono per la loro capacità di lavoro d’equipe, a fronte di un nuovo caso: così iniziano la loro indagine; le difficoltà saranno molteplici a causa di alcuni “conti” che non tornano ma la pazienza che caratterizza la squadra di Bäckström li porterà a risolvere il caso.
L’autore oltre a soffermarsi sulle evoluzioni dell’indagine ci descrive con meticolosità gli ispettori che si occupano dell’indagine, con dei riferimenti anche alla loro vita privata; ciò rende suggestiva la vicenda in quanto alcuni particolari narrati si rivelano bizzarri, meravigliando il lettore.
I personaggi descritti non sono mai del tutto positivi o viceversa; questa scelta, che si può evincere da alcuni dettagli rivelati nel corso della storia, li rende maggiormente credibili ed “umani”: possono cedere in momenti di debolezza e commettere degli errori o rifugiarsi in qualche vizio?
La vicenda è ambientata in Svezia e sono ricorrenti i riferimenti a usi e costumi degli abitanti del posto; inoltre è presente qualche riferimento alla Thailandia in seguito al corso degli eventi di come si andrà a sviluppare l’indagine.
Scorrevole, intrigante e scioccante: un thriller che regalerà piacevoli ore di lettura all’insegna della suspense e del mistero; il finale, in particolare, è degno di nota in quanto ribalta alcune situazioni che da poco sembravano finalmente chiare…