Odio e chimica,elementi che vengono menzionati già a partire dal titolo, saranno centrali nella narrazione.
Assocerei la chimica ad un personaggio che si fa spazio con fermezza e che mi ha particolarmente colpito Paloma Marco,medico legale fuori dagli schemi in quanto non solo fornisce informazioni del suo settore di competenza, ma tenta anche di metter insieme gli indizi, compito tipico dei detective. A lungo l’autrice lascia in sospeso se, dietro la professione del medico legale in questione, ci sia una donna o un uomo destabilizzando il lettore .
Le ipotesi che emergeranno a tal proposito durante la lettura, ci dicono molto a riguardo del modo in cui categorizziamo la realtà ed in particolare come attribuiamo ad una professione un genere piuttosto che l’altro,in base alle nostre credenze e stereotipi. Ovviamente, lascio a voi il piacere di scoprire il personaggio in questione.
L’odio, invece, è il sentimento che si è radicato nell’animo di un personaggio in particolare che non intendo svelare, cambiandolo totalmente e facendone emergere la sua vera natura.
Charo e Rose sono due colleghe con cui Ana collaborerà per tentare di rielaborare al meglio le informazioni ottenute. In particolare,Ana e Rose tengono moltissimo al riconoscimento del proprio ruolo e lo difendono con tenacia: Rose durante un colloquio viene chiamata “signorina” e ci tiene a precisare che è vice ispettrice capo;un personaggio, invece, si rivolge ad Ana definendola ispettrice e lei subito precisa “Ispettrice capo,se non le dispiace. Se vuole glielo spiego in modo più consono all’ambiente regale,per mimetizzarmi: è come se un duca fosse chiamato marchese.”
Fluidità della narrazione e un intreccio della trama ben sviluppato rendono il libro piacevole: se la prima parte prevede la presentazione di diversi personaggi anche secondari, è nella seconda parte che per arrivare alla verità, molte ipotesi verranno prese in considerazione con meticolosità, prima di essere scartate.
Alcuni lettori potrebbero prendere a cuore in particolare Ana, in quanto la dedizione al lavoro e le difficoltà che si troverà ad affrontare non escluderanno la condivisione delle sue paure più profonde e ciò dimostrerà appieno come dietro il suo lavoro che impone la salvaguardia di un’immagine integra agli occhi altrui, ci sia una persona che talvolta fa fatica a non lasciarsi abbattere da situazioni complesse. L’autrice non lascia nulla al caso e si coglie perfettamente il fatto che non abbia fretta nel fornire spiegazioni ed elaborare il finale: tutto ciò gioca a suo favore in quanto chiarisce ogni dubbio al lettore, fino all’ultima pagina.
Trovare l’elemento chiave che accomuna gli indizi è una sfida che ha messo a dura prova la squadra: proprio nel momento in cui sembrerà tutto un buco nell’acqua ed una perdita di tempo, ecco che le cose inizieranno a prendere la giusta piega e, dopo che la “nebbia” aveva avvolto la vicenda, finalmente si inizia a veder chiaro…