Trama Ci sono storie macabre che si perdono nella notte dei tempi, leggende antiche che si mischiano al folclore come quella degli Incubi oppure quella che si lega al significato più profondo della parola Nightmare. In mezzo a queste, c’è la credenza tutta italiana che si riferisce all’esistenza dei Laùri, strani e dispettosi folletti che la notte disturbano il sonno dei malcapitati. Da questo presupposto si sviluppa la storia di Clara, un’adolescente come tante che decide di andare a trovare per qualche giorno il padre Enzo che – dopo la separazione dalla moglie – vive da diversi mesi nella sua nuova casa sperduta tra i monti della Basilicata. La ragazza ne approfitterà per rinsaldare il rapporto con l’uomo che non vede da tempo e che ultimamente sente troppo distante. Durante le notti passate in quella strana casa, succederà qualcosa che sconvolgerà la loro esistenza e minerà dapprima la razionalità della ragazza e poi anche quella di suo padre. Gli incubi si mischieranno con la realtà e i due affronteranno insieme il loro destino, uniti come forse non erano mai stati. Cosa si nasconde davvero nella vecchia casa diroccata in mezzo al bosco? I tremendi sogni di Clara sono davvero solo nella sua testa? Lo scoprirete passo dopo passo durante la lettura di questo inquietante e tagliente racconto, mentre verrete catapultati nei meandri oscuri della mente umana, dove la fantasia si mischia spesso con l’orrenda realtà e dove le persone non sono mai quello che sembrano.
Recensione a cura di Marianna Di Felice
All’inizio del libro il lettore non ha il minimo sentore di ciò che potrebbe capitare in seguito perché, naturalmente, l’autore deve spiegare chi sono i personaggi, cosa stanno facendo, cosa è successo agli stessi in precedenza in questo modo il lettore ha un quadro completo di ciò che sta leggendo. Certo che quando si inizia a leggere che la casa di uno dei protagonisti è lontana dalla strada principale, quasi sperduta e a ridosso di un bosco già qualche brivido può anche arrivare. Se si aggiunge che nelle vicinanze c’è una casa che fu abitata da un certo Martino insieme alla sua famiglia e son defunti, un altro brivido si può aggiungere ai precedenti, ma il lettore ancora mantiene la calma.
Ma già dalla prima notte, quando nemmeno un minimo di luce riesce a penetrare all’interno della casa, a meno che non ci sia la luna e anche in quel caso potrebbe essere flebile, allora la trama inizia a farsi più accattivante.
Già la figlia di Enzo deve sopportare la fine del matrimonio dei genitori conseguenza del tradimento della moglie, deve inoltre stare senza il suo adorato cellulare visto che nella casa che fu dei nonni non arrivava il segnale, senza Netflix, in un luogo sperduto che appare come lugubre soprattutto di notte, mancava anche un’orrenda apparizione derivante da leggende del folklore italiano.
Davvero una bruttissima vista quella che deve sopportare Clara, un mostricciattolo che si pone sul suo sterno e non la fa respirare fin quando non va via.
Era andata dal padre perché le mancava e perché gli voleva bene, ma Enzo non crede a certe leggende anche se sua madre gli raccontava cosa aveva fatto un Lauro proprio in quella casa, che era dei genitori di Enzo e quindi dei nonni di Clara.
In effetti per completare la sinistra posizione di quella casa mancava proprio una storia del genere e non solo.
Da qui il lettore inizia a temere ogni rumore che sente, presta attenzione ad ogni cosa per distinguere il tutto dai passi del Lauro un omuncolo terribile che terrorizza Clara. Ma lei ha già un’idea di come sfruttare la situazione perché ha visto in quella creatura una possibilità di salvezza per il padre. Ma da lì inizia la tragedia!
Perché si è arrivati ad un finale che forse il lettore non si aspettava anche se c’era di mezzo una creatura che usa il male. Il lettore inizia a mischiare la leggenda con la psicologia, seguendo l’autore perché due sono le possibilità di soluzione, o la creatura esiste davvero oppure qualcosa è scattato nella mente di un personaggio che si è ritrovato a camminare nell’orrore puro rimanendo tranquillamente calmo anche se piuttosto confuso!
Naturalmente non posso dire cosa è successo altrimenti toglierei la gioia al lettore di leggere questo libro, ma posso dire che sarebbe bene leggerlo altrimenti il Lauro potrebbe anche offendersi!
Giusto per curiosità dalle mie parti il Lauro viene chiamato Mazzemarill e sono molte le testimonianze che ne affermano gli effetti, quindi attento a te o lettore!
Dettagli:
Genere: Orrore, thriller soprannaturale
Lingua: Italiano
Copertina: 216 pagine
Editore: Self publishing