Io sono Libertà è l’ultima opera letteraria dell’autrice barese Valeria Patruno uscita per la casa editrice Scatole parlanti.
Protagonista assoluta è Deborah, (con l’acca come ci tiene a sottolineare) voce narrante del romanzo, una ragazza che è nata e cresciuta in un quartiere nel centro urbano di Bari: il Libertà.
Deborah vive con la madre e la nonna e va all’ostinata ricerca di un padre che non ha mai conosciuto, un uomo che si porta con sé una vita piena di ombre.
La protagonista ci racconta uno spaccato quotidiano di un quartiere con tutti i suoi disagi e le mancanze, partendo dalla sua infanzia, per arrivare all’adolescenza.
Quanto è fondamentale l’ascolto dei suoni e dei rumori di una piccola parte del centro urbano così sovrappopolata, la vita pulsante di un quartiere multietnico che al giorno d’oggi va sempre più spegnendosi.
Valeria Patruno mette in risalto luci ed ombre di questo piccolo nucleo attraverso una fotografia chiara e nitida avvalendosi di una narrazione limpida e cristallina.
Oggi si avverte un forte senso di abbandono e di disagio sociale in un quartiere che sta morendo di incuria e degrado, basta prendere atto dei negozi chiusi e dei dormitori per barboni che si muniscono di cartoni per essere usati come barriera per ripararsi e proteggersi dal freddo.
L’autrice da voce alla sua protagonista, ma soprattutto alla gente che abita in quel piccolo mondo, di a quei rapporti umani di cui tutti noi abbiamo fortemente bisogno.
In questo romanzo vengono racchiuse in realtà tante storie e si affrontano tematiche sociali di spessore e rilevanza, come la criminalità organizzata, la prostituzione e il bullismo presente nelle scuole.
Quanto è necessario un processo di riqualificazione di un territorio che torni a sentirsi vivo, ma soprattutto libero?
Io sono Libertà è un romanzo capace di offrire molti spunti di riflessione e l’autrice attraverso un’opera letteraria di pregevole fattura esemplifica al meglio il concetto di libertà calandosi in una dimensione alquanto reale e veritiera.
Valeria Patruno si sofferma sullo stato e condizione di un cittadino qualsiasi, in questo caso dà voce a una giovane donna la quale spera che il suo quartiere possa rinascere. Traspare in lei infatti, quel sentimento di appartenenza al luogo in cui è nata e vissuta e una libertà che vuole difendere con tutte le sue forze e riconquistare, sapendola apprezzare e attribuendole il giusto valore, con la necessità di sapersi relazionare con l’ambiente e con le persone che la circondano, andando alla ricerca di un rapporto che favorisce l’inclusione che è la chiave del successo formativo per tutti noi.
Un romanzo di formazione necessario per risvegliare le coscienze, un viaggio letterario in una Bari autentica, uno stile lucido e analitico dell’autrice, che se da un lato sembra doverosamente critico, da un altro offre uno squarcio di luce e speranza.
Dobbiamo ritornare a sentirci liberi in un quartiere che nel bene o nel male non abbiamo mai smesso di amare! E’ la chiave di lettura e il messaggio che Valeria Patruno vuole offrire a tutti noi, facciamone tesoro!