Incubo
Simon è un ragazzo difficile, rinchiuso da sempre nel suo mondo. La sua vita precipita in un incubo dopo la morte dei genitori in un terribile incidente d’auto, dal quale Simon esce miracolosamente illeso ma, da allora, soffre di fobie, allucinazioni, sogni che lo tormentano ogni notte. Costretto a trasferirsi dalla zia Tilia dopo un periodo di riabilitazione in ospedale, passa le sue giornate esplorando la campagna sulla bicicletta del fratello Michael. Nella zona sembra aggirarsi un mostro: una ragazza è scomparsa, e una notte si perdono le tracce anche di Melina, la fidanzata di Michael, il quale diventa l’indiziato principale. Insieme a Caro, una ragazza solitaria che ha conosciuto nella sua nuova scuola, Simon affronta le proprie paure più nascoste e va a caccia del lupo che miete le sue vittime nel bosco di Fahlenberg. Ma niente è come sembra. Oscuro, inquietante, avvolgente, Incubo è il nuovo psicothriller di Wulf Dorn.
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Ultimo romanzo uscito dalla penna di Dorn e, ancora una volta, rimango colpito dalla sua tecnica di scrittura, abilità che gli permette di portare a termine la lettura di un libro che sfido chiunque a ricordare dopo un mese. Secondo me il punto debole di questo romanzo sta proprio nello sviluppo dei personaggi che tutto sono fuorchè tridimensionali o profondi. Persino il protagonista (personalmente) non è riuscito a trasmettere le sue paure e ciò ha reso quasi inesistente la mia empatia per le sue sofferenze. Il problema è che questo sarebbe il pezzo forte del romanzo, la cui trama è talmente stereotipata da apparire quasi grottesca. Sono passati anni oramai dalla Psichiatra e continuo a leggere Dorn per cercare di carpire i segreti della sua tecnica narrativa. Il fatto poi che i suoi protagonisti siano sempre affetti da qualche forma di patologia che renda ambigua la loro posizione è una costante che se nei primi lavori poteva affascinare, adesso rende troppo prevedibili le sue trame. Anche il senso di angoscia che dovrebbe suscitare Simon perde di efficacia dovendo costantemente dubitare dell’attendibilità della sua narrazione.

In conclusione, se siete fans dell’autore, probabilmente lo avrete già letto. Se non avete letto nulla di Dorn, cominciate da qualcos’altro.

 

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Una risposta

  1. Ho letto questo thriller molto mesi fa
    Concordo pienamente con te , Elio .
    Adoro Dorn, tranne per ‘ incubo ‘ e ‘ gli eredi ‘ ma ritengo che per mantenere interessante il suo stile deve apportare qualche modifica nelle sue scelte ( esempio: diminuire i riferimenti alla psicopatologia o modificarli ulteriormente)

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