Trama
Adrian Thomas è un professore universitario in pensione al quale hanno appena diagnosticato una demenza degenerativa, i cui sintomi sono la perdita della memoria e le allucinazioni. Ha passato tutta la sua vita a studiare i processi della mente e a trasmettere le sue conoscenze agli studenti e ora, vecchio, vedovo e malato, vorrebbe solamente togliersi la vita. Ma proprio mentre esce da uno studio medico, è testimone involontario del sequestro di Jennifer Riggins, una ragazza di sedici anni che viene brutalmente caricata su un furgone. Quando le indagini della polizia porteranno a un vicolo cieco, sarà Adrian stesso, sballottato e confuso da continue allucinazioni, a capire che prima di sparire per sempre deve aiutare Jennifer. Per farlo dovrà calarsi nel mondo oscuro e nauseabondo della pornografia in rete e degli snuff movie, utilizzando i rari momenti di lucidità che la sua mente gli concede: Jennifer è nelle mani di due psicopatici che la torturano e la schiavizzano, un’esperienza terrificante che pare non conoscere alcun limite, se non quello della morte… Nel “Professore”, attraverso una struttura narrativa corale che dà voce a Adrian, a Jennifer e al suo incubo, ai sequestratori e agli utenti di un sito pornografico da diverse parti del mondo, Katzenbach costruisce un ritratto agghiacciante della società odierna e denuncia al contempo la solitudine e la sofferenza che pervadono tante vite.
Voce di Roberto Roganti
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Recensione a cura di Massimo Ghigi
‘Il professore’ è il primo libro che leggo di John Katzenbach e l’impressione finale è molto positiva; diciamo che, questa sua ultima fatica, è uno di quei romanzi che ti fa venire voglia di andare alla ricerca delle opere precedenti.
Leggendo la sinossi ero già incuriosito dall’idea di base; come può un uomo, affetto da una malattia degenerativa che provoca allucinazioni, essere credibile agli occhi di chi lo circonda, nel momento in cui assiste e denuncia un rapimento?! Davvero una situazione niente affatto semplice da affrontare.
Katzenbach tratteggia con maestria la personalità del professor Adrian; il lettore non può che provare pena per quest’uomo che ha la consapevolezza di non avere più il controllo della sua vita, ormai in balìa di allucinazioni e situazioni di estraniamento dalla realtà. Adrian nella sua ricerca disperata di Jennifer, una ragazzina rapita, viene aiutato, più che dalle forze dell’ordine, dai fantasmi dei propri cari: la moglie, il figlio e il fratello. I capitoli che ci parlano di questi tre personaggi, i loro dialoghi con Adrian, sono pagine veramente struggenti e non lasciano indifferenti.
Molto inquietante è quell’immenso sottobosco costituito dalla pornografia online con il quale Adrian viene, suo malgrado, a contatto; anche noi ci troviamo ad affrontare scenari aberranti di violenza e depravazione quando Adrian è costretto a farsi aiutare nella sua ricerca, da un maniaco sessuale specializzato in pornografia online, addentrandosi così nella parte più oscura del web.
Anche l’angoscia della giovane Jennifer entra a far parte di noi durante la lettura, rinchiusa, incatenata e bendata, costretta a sottostare alle richieste dei suoi due aguzzini, un uomo e una donna, che la sottopongono a umiliazioni e ad atroci giochi psicologici; niente da dire, l’autore è veramente bravo nel farci partecipi degli stati d’animo di tutti gli attori in scena!
Il libro, pur essendo abbastanza lungo, ha decisamente un buon ritmo e la lettura risulta agevole e stimolante, capitolo dopo capitolo, fino a un finale solo parzialmente catartico, in una estenuante corsa contro il tempo.
Documentandomi sull’autore ho trovato una piccola curiosità su Wikipedia: nel saggio ‘On Writing: Autobiografia di un mestiere’ (2000), Stephen King utilizza un romanzo di Katzenbach come esempio di cattivi dialoghi e definisce l’autore «quel tipo di romanziere che fa impazzire gli insegnanti di scrittura creativa, uno splendido narratore la cui arte è guastata dall’autoripetizione (un difetto curabile) e un orecchio per il parlato che è gravemente ostruito (un difetto che probabilmente non ha rimedio)»; onestamente non ritrovo questi difetti nel libro ‘Il professore’, i dialoghi poi li ho trovati molto interessanti e credibili, chissà magari il buon Katzenbach ha fatto tesoro delle osservazioni del ‘Re’, quel che è certo è che questo è un romanzo di tutto rispetto e che mi sento senza dubbio di consigliare.
Alla prossima!
Dettagli
- Genere: Thriller
- Copertina flessibile: 523 pagine
- Editore: Fazi (22 novembre 2018)
- Collana: Darkside
- Lingua: Italiano
- Traduzione: Manuela Francescon
- ISBN-10: 8893254719
- ISBN-13: 978-8893254717