Il nostro piccolo segreto
Anna-Karin Ehn è un’assistente sociale. Quando una sera non torna a casa, il marito, preoccupato, chiama la polizia. Le minacce, con il mestiere che fa Anna-Karin, sono all’ordine del giorno. L’indomani gli agenti trovano la macchina della donna vicino al bosco, appena fuori città. Accanto all’auto ci sono tracce di sangue. Le indagini vengono affidate a Petra Wilander e Christer Berglund della polizia di Hagfors, che in breve scoprono che la vita dell’assistente sociale non era in realtà così ordinaria e serena come una prima analisi lasciava credere. Anche Magdalena Hansson, tornata al suo lavoro da cronista per il Värmlandsbladet dopo il congedo per maternità, si tuffa nel caso, ma più si appassiona alla scomparsa di Anna-Karin e alla sorte delle persone coinvolte, più la sua stessa vita sembra in pericolo. Un giallo ad alta tensione, che affronta in modo acuto e originale il tema della violenza domestica, svelando i fili che muovono le dinamiche di potere all’interno dei rapporti di coppia.
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Recensione a cura di Manuela Fontenova

Ad Hagfors, piccolo paese nel sud della Svezia, si indaga su una serie di aggressioni a sfondo sessuale: il capo della polizia Petra Wilander segue le tracce di un individuo che colpisce donne sole, seminando il panico nella piccola comunità. Magdalena Hansson, che lavora per il giornale locale, cerca di dimenarsi tra impegni familiari e articoli da scoop. In questo clima di paura, la scomparsa di una donna, Anna-Karin Ehn, sembra stravolgere i piccoli passi compiuti dagli investigatori, è opera dello stesso uomo? Sta cambiando il suo modus operandi? Anna-Karin è un’assistente sociale, inamicizie e minacce fanno parte del suo lavoro, che un suo assistito abbia voluto vendicarsi? Tante tracce da seguire, poco tempo per cercare di salvare la donna che sembra essere scomparsa nel nulla.

Il nostro piccolo segreto è il quarto episodio della serie dedicata a Magdalena Hansson, l’ex giornalista d’assalto di Stoccolma che in seguito ad un doloroso divorzio, decide di lasciare il lavoro e la metropoli per tornare ad Hafgors, paese natale, con il figlio adottivo Nills. La vita in un piccolo centro non è facile, il lavoro al giornale locale, il Värmlandsbladet, è sempre precario, la redazione potrebbe chiudere da un momento all’altro, i tagli al personale costringono i pochi rimasti ad orari proibitivi, e la ricerca della notizia sensazionale è l’unica arma per poter sopravvivere accanto alle grandi testate giornalistiche.

Nei tre precedenti capitoli il personaggio di Magdalena ha subito grandi cambiamenti: tra rimorsi e sacrifici ha trovato un nuovo compagno, ha avuto una bambina, e ora la ritroviamo alle prese con la gestione di una famiglia allargata, il rientro dopo la maternità e il disperato tentativo di tenere in piedi il piccolo giornale.

Anche Petra Wilander ha affrontato un po’ di novità, nel terzo libro è diventata capo della polizia di Hagfors, con grande stupore suo (e nostro) ha dovuto imparare a conciliare il nuovo incarico con la famiglia: un marito premuroso ed un figlio adolescente problematico. Nel nuovo romanzo impareremo a conoscere il suo lato più umano, la sua fragilità e le sue paure, accanto al collega Christer, alle prese con un fidanzamento “soffocante” e una delusione lavorativa alle spalle.

Alla quarta prova nel genere del thriller nordico, la Schulman non delude, anzi soddisfa pienamente le mie aspettative; un’evoluzione notevole dai primi due romanzi, nei quali era troppo vistoso il richiamo ad un’altra grande scrittrice nordica, Camilla Läckberg. Il thriller nordico è un genere con caratteri oramai definiti, ambientazioni curate, casi ben articolati, ma soprattutto grande attenzione all’aspetto psicologico dei personaggi. La Läckberg ha saputo fondere questi elementi con una narrazione ancora più intima, creando un perfetto mix tra “crime” e vita domestica. Sulla sua scia sono emerse tante nuove penne, penso alla bravissima Viveca Sten (con la sua serie di Sandhamn) e, appunto, alla nostra cara Ninni Schulman, che ha finalmente trovato la sua dimensione nel mondo del giallo scandinavo.

Il nostro piccolo segreto è un thriller costruito ad arte, colpi di scena e momenti di suspense non smettono mai di tenere alta l’attenzione del lettore, che inevitabilmente è rapito dalle atmosfere nordiche e da una scrittura elegante e armoniosa.

Per gli amanti del genere come me, questa è una serie imperdibile… e speriamo di leggere presto il libro numero cinque!

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