Il montacarichi
All’interno di un cortile parigino adibito a legatoria, un montacarichi conduce all’appartamento di Madame Dravet. A qualche strada da lì, una sera di Natale dei primi anni Sessanta, Albert Herbin, appena uscito di prigione, è solo al tavolo di un rinomato ristorante della città. Qui i suoi occhi incontrano la signora Dravet, che siede insieme alla figlia. La donna è bellissima. In maniera del tutto imprevedibile e altrettanto efficace, l’uomo riesce ad accompagnare a casa la donna, che infine lo invita per un ultimo bicchiere al secondo piano di questo stabile per metà abitazione, per metà fabbrica.L’attrazione tra i due sembra essere destinata a concludersi sul comodo divano del salotto di Madame, ma invece su quel divano giace disteso, assassinato, il marito della donna. Nelle ore che seguono, e fino all’alba, Albert si troverà avvinto a fatti concitati, legato al destino di Madame Dravet e al suo ruolo misterioso in questa conturbante vicenda. Noir francese allo stato puro, Il montacarichi è una gemma del genere, un bianco e nero nitido con una femme fatale irresistibile.
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Il montacarichi del noto romanziere francese Frederic Dard è un noir di assoluta qualità, con quelle atmosfere cupe come in un film in bianco e nero.

I protagonisti principali di questo breve romanzo sono Albert Herbin, un galeotto appena uscito dal carcere di Marsiglia e la signora Dravet.

Siamo negli anni Sessanta e si respira l’aria del Natale, infatti ne è la vigilia e l’incontro tra i due protagonisti avviene in un noto ristorante della città, la signora Dravet è insieme alla figlia Lucienne e Albert vede in lei il viso di Anna, la donna che nella sua vita non c’è più e per la quale era perdutamente innamorato, così l’uomo che tanto gli sarebbe piaciuto portare sua madre, deceduta nel suo mese di detenzione si ritrova a conoscere la signora Dravet, una donna forse sfuggente e alquanto misteriosa che lo invita al secondo piano del suo stabile per metà abitazione e metà fabbrica, per offrirgli un ultimo bicchiere della serata.

Tra di loro c’è un importante attrazione che cessa nel momento in cui viene rinvenuto il cadavere del marito Jerome disteso sul divano.

Cosa ha provocato la morte di Jerome? Bene lo lascio scoprire ai lettori !

Frederic Dard ha scritto più di trecento romanzi e col genere poliziesco si è notevolmente contraddistinto, è uno dei più importanti autori francesi e fin troppo esauriente e al tempo stesso prolifica la sua carriera di scrittore.

Il montacarichi è un romanzo uscito in Francia nel 1961, e la Rizzoli con la sua collana dedicata al noir, lo rispolvera saggiamente perché si parla di un giallo di autentico valore e dove prevale tutta la classe dell’autore, una scrittura elegante e raffinata dove bastano pochi personaggi a creare quella giusta suspence, per un finale tutto da indovinare.

I protagonisti giocano un ruolo fondamentale nella storia, Albert Herbin dopo aver ritrovato la libertà è alla ricerca di un riscatto nella sua vita, dopo gli amori perduti ed una pena da scontare che gli è costata fin troppo cara, per una ferita che sanguina ancora e poi c’è lei, la femme fatal, la signora Dravet, una donna che ha uno sguardo magnetico, attraente per la quale ci si perde facilmente la testa, soprattutto perché in lei,  Albert rivede gli occhi della sua donna amata in precedenza, ma purtroppo per lui nasconde forse qualche segreto di troppo.

Un gioco di incastri,una cura maniacale di ogni minimo dettaglio,una trama che funziona come un orologio svizzero, inizialmente sembra che i protagonisti stiano giocando a carte coperte ma nella loro vita si cela qualcosa che è più di un’enigma e vorrei lasciare che il lettore si goda questo breve romanzo noir meritevole di attenzione.

Un noir da non lasciarsi sfuggire per nessuna ragione, farlo sarebbe un delitto!

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