IL MATRIMONIO DEI SEGRETI
La nostra è una storia d’amore piuttosto ordinaria. Ho conosciuto una bellissima donna, mi sono innamorato perdutamente di lei. Abbiamo avuto due figli. E, come molte coppie, abbiamo finito per trasferirci in una bella villetta in un quartiere residenziale. La vita ci ha regalato l’opportunità di avere qualcuno con cui condividere ogni cosa. E così, quando ci siamo annoiati della monotonia quotidiana, abbiamo potuto contare l’uno sull’altra. Da fuori sembriamo una coppia normale. Potremmo essere i tuoi vicini; i genitori degli amici dei tuoi figli; i conoscenti con cui fai quattro chiacchiere al supermercato o gli amici degli amici con cui ogni tanto vai a cena. Ma tutti i matrimoni nascondono un segreto che li mantiene vivi. Un trucco grazie al quale l’unione tra due persone rimane salda e ardente come il primo giorno. Il nostro segreto è che ci piace uccidere.
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L’io narrante del libro è il marito, la trama si snoda e si sviluppa attraverso i suoi ricordi e il presente. Conosciamo la moglie Millicent e i due figli Rory e Jenna. Una famiglia in apparenza normale. Li vediamo affrontare le difficoltà di tutti i giorni, la quotidianità di essere genitori lavoratori, l’educazione dei ragazzi, i problemi scolastici, le prime cotte… fatti normali. Questa vita ordinaria nasconde in realtà una verità agghiacciante. La coppia pianifica omicidi, quasi come se fosse un gioco.

Il marito ci spiega come il tutto è cominciato. Uccidere qualcuno per proteggere la famiglia. Sopravvivenza. Quasi una scelta obbligata. E poi il gioco. Rispolverare un serial killer, far credere alla comunità che tornando in libertà, Owen abbia ricominciato ad uccidere. Il marito prepara i biglietti da far arrivare nelle mani della polizia, lei si occupa della detenzione e delle torture. Il gioco corrobora il rapporto di coppia, fino a quando il marito si rende conto del terribile impatto sulla psiche dei figli. Jenna è terrorizzata, manifesta ansia e crisi di panico, mentre il figlio spia il genitore, controllandone i movimenti e gli spostamenti.

La morte di Owen incrina tutto il castello di bugie inscenato dalla coppia. La sintonia si frantuma, la fiducia reciproca diventa sospetto. Chi tradisce chi?

Il libro accelera verso la fine, precipitando verso un finale non scontato, che lasciamo al lettore il piacere della scoperta.

Le descrizioni degli omicidi non sono assolutamente cruente, sono viste in secondo piano. Viene invece analizzato l’impatto emotivo e psicologico dei vari accadimenti sui personaggi. Il marito ci appare come traditore, assassino, ma allo stesso tempo vediamo un uomo fragile, innamorato della moglie, incapace di fermare la crudeltà che comporta il loro gioco mortale. Millicent è descritta in modo staccato, algido, madre quasi assente, personaggio inquietante. La situazione dei due figli allarma il lettore, la loro situazione psicologica, le loro difficoltà nella scuola, con gli amici, conquistano la simpatia del lettore e si desidera per loro solo il meglio, ci si chiede incerti e preoccupati che vita potranno mai avere con due figure di riferimento del genere, che persone diventeranno.

Dopo aver letto questo libro, si guarderanno i vicini di casa con qualche perplessità, ci si chiede cosa possano nascondere sotto quell’aria da famiglia normale, unita, quali segreti, quali giochi proibiti……leggendo un sms “cena romantica” si può solo provare un brivido di paura, sentendo l’odore di morte nascosto dietro semplici parole, che solitamente sottintendono un messaggio d’amore.

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