A mio avviso, il vero protagonista del nuovo thriller di Carrisi è il buio. L’autore è riuscito con grande maestria a far vivere sulla mia pelle la sensazione di angoscia, panico, claustrofobia e smarrimento che il blackout getta sulla Città Eterna, la mia.
La storia mi ha convinta, il ritmo è serrato: indizio dopo indizio sono stata trascinata sotto la pioggia battente e le tenebre in una corsa contro il tempo e il male, in una Roma in cui nulla è più come dovrebbe essere. E’ stato un grande piacere ritrovare anche Marcus e Sandra, che avevo già amato ne “Il Tribunale delle Anime” e “Il Cacciatore del Buio”.
Carrisi, secondo me, è tornato in grande spolvero: da leggere assolutamente!