Il gusto speziato dell’amore
Stella si è trasferita da Firenze a Roma per dimenticare il suo ex e aprire una libreria galleggiante sul Tevere specializzata in arte culinaria: Il sapore dei libri. Proprio dalla fusione di queste passioni è nato «Florario rock», il ricettario che Stella ha firmato con lo pseudonimo JosephineAlcott, best-seller e caso editoriale dell’anno. Per superare il divorzio, Gabriele ha deciso di trasferirsi da New York a Roma, dove gestisce una società di format TV e si dedica alla sua passione segreta: la cucina. Il giorno in cui si imbatte nella lettura di «Florario rock», gli eventi prendono una piega inattesa. Ne è talmente entusiasta da scrivere all’autrice dando inizio a una fitta corrispondenza. Ma il giorno in cui organizza un evento per incontrare l’acclamata scrittrice, Gabriele scoprirà che non esiste alcuna JosephineAlcott…
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“É giunta l’ora di fare vedere l’arcobaleno che è in te

NeIl gusto speziato dell’amore di arcobaleni ce ne sono parecchi: gli odori delle spezie, il sapore del cibo, l’armonia della musica, il calore dell’amore, il profumo dell’amicizia.

Una combinazione di colori descritti con competenza: ricette gustose abbinate a brani musicali scelti appositamente, l’amore che si contrappone a alla ragione, la sofferenza che vuole lasciare spazio alla felicità. Tutto amalgamato per dare vita a una storia intrigante, a un romanzo rosa che fa sorridere, ma anche sognare.

I protagonisti principali sono Stella e Gabriele, ma a svolgere un ruolo decisivo per l’originalità della trama sono i personaggi comprimari. Lisa, Tommaso, la nonna Egle e soprattutto Maria rivestono un ruolo determinante nel rendere il romanzo ancora più godibile.

L’intreccio lo si intuisce già dalle prime battute, in qualche punto risulta banale e troppo simile ai classici film di Meg Ryan, ma i dialoghi sono credibili e la narrazione risulta comunque avvincente.

Una coprotagonista importante è la città di Roma. L’autrice riesce a farci percepire il vento, i profumi, gli odori e il cicaleccio delle persone. La capitale viene descritta con dettagli accurati, i quartieri sono ben delimitati e le acque del Tevere diventano quasi un sussurro.

Stella gestisce una libreria insieme a sua sorella. Ha scritto un libro di successo sotto pseudonimo.

Si è “nascosta” dietro a un altro nome, non solo per il desiderio di maggiore privacy, ma per sfuggire a un passato doloroso e, soprattutto, per la difficoltà di accettarsi.

Isolarsi, per Stella, è un modo per mascherarsi, per creare una vita meno complicata e per sognare qualcosa di diverso.

E scopriremo che anche Gabriele non è quello che tutti si aspettano. Dietro al suo cinismo, si cela un uomo che ha sofferto e che ha trovato nella cucina un modo per esprimere se stesso.

Il romanzo è una continua altalena tra un passato doloroso e un presente pieno di sogni e speranze.

E il finale è una sorpresa per il lettore: pagine di ricette originali e creative.

Un libro da annusare, inventare e immaginare.

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