TRAMA
Astore Rossi lavora come restauratore di mobili antichi in una piccola città di provincia. Uomo schivo, solitario e amareggiato dai ricordi del passato, coltiva soltanto i pochi legami indispensabili al suo lavoro. L’unica persona con cui ha allacciato un rapporto è Luisa, un’anziana vicina di casa. Quando lei muore, lasciandogli una misteriosa chiave e strappandogli la promessa di rimediare al male passato, Astore si trova coinvolto, suo malgrado, nelle oscure vicende che riguardano la famiglia Spada, cui Luisa apparteneva. Ci sono antichi e inimmaginabili segreti custoditi dalle stanze di una villa immersa nei boschi dell’Appennino bolognese. E c’è qualcuno, spietato, che non vuole assolutamente che vengano scoperti. La posta in gioco per arrivare alla verità e mantenere la promessa fatta a Luisa rischia di essere molto alta…
Voce di Eleonora Zaffino
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RECENSIONE A CURA DI Gino Campaner (ginodeilibri)
Dopo avervi raccontato la trilogia che ha visto come protagonista il perito assicurativo Brenno Sandrelli, detective suo malgrado, eccomi di nuovo a recensire un libro di Riccardo Landini
La sua ultima fatica letteraria si intitola “Il giallo di via San Giorgio”, edito dalla Newton Compton e uscito nel febbraio di quest’anno.
Riccardo Landini vive a Reggio Emilia, è un grande appassionato del cinema italiano degli Anni ’60-’70, insegna storia del cinema e organizza rassegne cinematografiche. Nel 2009 ha esordito nella narrativa con il romanzo “E verrà la morte seconda” (SBC Edizioni). Nel 2000 ha scritto e diretto il film “Buio morte”: horror nello stile di Dario Argento, molto splatter. Nel 2013 è stato vincitore del premio letterario Giallo Stresa.
“Il giallo di via San Giorgio” è un romanzo thriller e il protagonista è Astore Rossi: un restauratore di mobili, solitario e un po’ misantropo. Vive in modo molto modesto, cercando di dimenticare le traversie vissute in gioventù che gli hanno cambiato la vita.
L’unica che è riuscita a rompere, con dolcezza e pazienza, il suo isolamento è la sua anziana dirimpettaia. Un giorno, rincasando sconvolta, gli affida una misteriosa chiave chiedendogli di far emergere il terribile passato della sua famiglia.
Quello stesso giorno lei muore e lui si ritrova a dover indagare per realizzare il suo ultimo desiderio.
Una caratteristica che amo molto dei thriller di Landini è che i suoi personaggi non sono problematici detective supereroi, ma persone semplici anche molto modeste. Diventano involontari protagonisti di storie pericolose e misteriose.
Sono stato folgorato dalla scrittura di Landini e dalle sue storie leggendo “Il primo inganno” un bel thriller che mi ha completamente conquistato. Da allora è uno dei miei preferiti tra gli autori di gialli.
Con “Il giallo di via San Giorgio” conferma le sue qualità di scrittore: raccontato in prima persona immerge il lettore, già dalle prime pagine, in una storia che appassiona e colpisce.
Il romanzo è, come sempre nelle storie di Landini, pieno di colpi di scena e suspence che tengono, chi legge, sempre sulla corda.
Non ci sono forzature e tutto si svolge in maniera molto verosimile. Il ritmo incalzante del racconto non dà tregua mantenendo sempre alto l’interesse.
Un’unica nota negativa da rilevare, ma solo per i miei gusti, è che l’autore mi aveva abituato a finali meno “edulcorati”, più cinici e a me piacevano molto. In questo caso invece, alla fine, rimette a posto un po’ tutto. Ma nella realtà quasi mai è cosi.
Riccardo Landini è ormai una certezza e anche in questo romanzo conferma le sue qualità, se si vuole leggere un ottimo thriller, questo è la scelta giusta.
DETTAGLI
- Genere: thriller
- Copertina rigida: 254 pagine
- Editore: Newton Compton (28 febbraio 2019)
- Collana: Nuova narrativa Newton
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8822725751
- ISBN-13: 978-8822725752