Il dono. Un’indagine del commissario Argenti
Da quando ha perso la memoria, il commissario Zaccaria Argenti, una leggenda nella questura e per le strade di Torino, è quasi diventato un ex poliziotto. Al termine di una concitata irruzione in un covo di sequestratori, infatti, per schivare un proiettile è caduto dalle scale. O almeno questo è quello che ricorda lui, la sua versione dei fatti dopo che si è risvegliato dal coma. Il racconto però non quadra, e dato che nell’operazione ci è scappato il morto, i suoi superiori vogliono capire. Qualcuno teme che Zac, come lo chiamano, abbia una rotella fuori posto; altri sospettano che stia prendendo in giro tutti, chissà perché. Nel dubbio, la leggenda viene rimossa dal servizio attivo e messa sotto il poco tenero controllo dell’ispettrice Maya Bolla, che al primo giorno gli fa un occhio nero. L’occasione per rimettersi in piedi gli sarà donata da una scia di omicidi avvenuti secondo modalità molto difficili da spiegare, proprio come l’amnesia di Zac e i sogni che tormentano le sue notti. La verità sul caso e quella sul vuoto che gli ha ingoiato la memoria arriveranno quando il commissario imparerà a fare qualcosa di totalmente nuovo: ascoltare il proprio cuore. Anche se il cuore, a volte, dice cose terribili, commoventi, disastrose.
Hai letto anche tu il libro? Lasciaci un commento…

Sin dalle prime pagine sarà possibile evincere le nefaste ripercussioni dell’amnesia sul comportamento del commissario Zaccaria Argenti che viene anche invitato a “prendersi una vacanza” dai suoi superiori. Maya Bolla, collega di Argenti, a tratti sembra esser stata qualcosa di più per l’uomo e sarà interessante scoprire se (e come) aiuti Zac a “ritrovare la memoria”.

Al centro della narrazione è la morte di una giovane ragazza, appena diciottenne. Non sarà facile per gli inquirenti mettere ordine nella vicenda in quanto non ci sono indizi significativi utili al proseguire delle indagini.

A un certo punto vengono introdotti ulteriori personaggi, come Andrea e Petra ed Edoardo e Colette: se inizialmente sembrano totalmente slegati dalla narrazione, un filo conduttore c’è, e a tempo debito l’autore ce lo farà scoprire.

De Filippis ci porta a riflettere su cosa significhi dover fare i conti con un’amnesia e quanta pazienza e tenacia occorra per non lasciarsi prendere dallo sconforto, nei momenti in cui sembra impossibile uscire dal limbo. Inoltre, un altro tema saliente è la verità: è qualcosa di razionale o ha più a che fare con l’intuito?

Singolare sarà la spiegazione del titolo del libro: probabilmente se ne intuirà presto il significato, ma l’autore ci stupirà egregiamente, soprattutto nell’epilogo.

Grazie al ritmo incalzante, la lettura sarà molto piacevole!

Dello Stesso Genere...
Nella mente dell'Ipnotista
Thriller
epioltelli
Nella mente dell’ipnotista

Un serial  killer si aggira nella  città  di  Stoccolma: prima filma e poi uccide e sono tutte donne. Per gli investigatori è  un  caso molto  difficile:  non

Leggi Tutto »

Lascia un commento