Una storia alquanto particolare fa capolino
sin dalle prime pagine acquisendo ritmicamente un risvolto agghiacciante in
quanto ci rendiamo conto di trovarci faccia a faccia con il serial killer che conosceremo sin da vicino capitolo per capitolo. Una personalità conturbante e parecchio disturbata segnata da traumi infantili e adolescenziali fanno sì che la narrazione prema continuamente l’acceleratore per trasportarci nell’universo più recondito del protagonista: la sua mente.
Marco Bordoni è una persona riservata e schiva soprattutto con le donne. Tiene tutti a debita distanza e vede il male dappertutto dando vita a situazioni poco piacevoli e sfogando la propria frustrazione e mancanza di empatia nei confronti di gente normale che hanno la sfortuna di ritrovarsi ad incrociare il suo cammino. Una situazione che sfocia nei più brutali omicidi.
Ci troviamo un
uomo dall’indole fragile che si ripercuote sul suo essere e che di conseguenza viene alimentato dal rapporto tossico madre-figlio. L’ autore descrive il tutto in maniera magistrale, lo fa in modo naturale descrivendo la realtà di tutti i giorni e arricchendo la storia con scene di estrema freddezza che descrivono per l’appunto un’anima feroce e priva di senno.
Nemmeno l’amore più profondo riesce a mutare la vera natura di assassino.
Il susseguirsi di azione e il colpo di scena finale fanno di questo thriller un vero gioiellino del genere. Secondo me potrebbe essere adattato a una serie televisiva che riscuoterebbe un gran successo.