Il Divoratore
Denny ha solo sette anni, una madre tossica, un padre folle e alcolizzato, dei compagni di scuola che lo maltrattano e lo considerano pazzo. Quando è solo, per vincere il terrore inventa filastrocche inquietanti. Ha un unico amico, che si fa chiamare Uomo dei Sogni: è un vecchio crudele, trasandato, con un bastone in mano. Se qualcuno fa del male a Denny, l’Uomo dei Sogni non perdona. Arriva e vendica. Pietro di anni ne ha quattordici. È un autistico geniale col dono del disegno. Unico testimone oculare delle aberranti sparizioni di alcuni ragazzini, Pietro fa la sola cosa che gli riesce in modo esemplare: disegna ciò che ha visto. E ciò che ha visto è agghiacciante. Nessuno gli crede, nessuno tranne la sua educatrice professionale. Alice: quei disegni le tolgono il sonno e la precipitano nell’incubo, le ricordano qualcosa che molti anni prima aveva cercato di rimuovere… Ma ora il passato ritorna e travolge. E deve essere fermato.
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‘Il Divoratore’ opera prima della giovane autrice italiana Lorenza Ghinelli è un romanzo che seppur classificabile come horror, utilizza la potenza del tema psicologico/onirico e senza far ricorso macabri spargimenti di sangue crea un’atmosfera di tensione costante, con sollievo finale (per intenderci, quando si chiude il libro). Il clima di terrore che si respira nel romanzo è suscitato dall’inquietante presenza dell’ Uomo dei Sogni, che rappresenta il male e che ha il potere di divorare i ragazzini che lo guardano negli occhi e credendo alla sua esistenza.
La parte più controversa, interessante e innovativa è quella di incentrare su Pietro, ragazzo di 14 anni autistico il ruolo del testimone oculare, il personaggio chiave della vicenda considerato quindi inattendibile per la sua difficoltà a comunicare pur avendo la chiave per risolvere il mistero.
L’autrice ha una ottima capacità di scrittura dosando sapientemente elementi stilistici ricercati e allo stesso tempo semplici (come ad esempio l’uso di frasi brevi per incalzare il ritmo) e continui flashback, ha saputo creare un clima di tensione costante che ti costringe ad andare avanti.
Ovvio e doveroso il paragone ad altri ‘uomini neri’ famosi quali Pennywise, il pagliaccio protagonista del capolavoro IT di Stephen King (altro romanzo con protagonisti i bambini e le loro paure) : tuttavia questo divoratore è ben caratterizzato per il suo aspetto fisico e per il suo bastone e il suo rumore (che talora sembra echeggiare nella stanza mentre si legge).
Pur non considerandomi un amante del genere, mi sento di poter consigliare questo libro, non certo a chi ama il thriller in senso stretto, ma a chi è disposto a non considerare solo i particolari e preferisce avere, alla fine, una visione di insieme.
Sfido chiunque, anche chi non lo ha gradito, a non ammettere che questo libro non suscita comunque delle sensazioni di ansia e terrore…….’ Se ti vede tu gli credi’…Se gli credi lui ti vede’.

Votazione : 4/5

Video Trailer :

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La Video-copertina :

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