Il corridore
Gabriele Costanzo ha smesso da tempo di gareggiare nel mezzo fondo, ma non ha mai perso l’abitudine di andare a correre al parco. Durante una delle sue corse mattutine, scopre tra i cespugli il cadavere di una ragazza con un violino stretto tra le braccia e non può fare a meno di pensare che potrebbe avere la stessa età di suo figlio David. Se fosse ancora vivo. Se una mano crudele non gliel’avesse portato via quand’era ancora un bambino. Una perdita che Gabriele è lucidamente determinato a vendicare. Il destino vuole che a indagare sulla morte della violinista sia la sua nuova vicina, la sostituto procuratore Sara Merz, da poco arrivata a Torino in fuga da un marito oppressivo e violento. Fra i due si sviluppa un rapporto di reciproca stima e fiducia: le circostanze li portano a confrontarsi sul delitto e a dar vita a una coppia insolita di investigatori, entrambi alle prese con un complicato caso da risolvere e con gli incubi del proprio passato.
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Recensione a cura di Dario Brunetti

Dopo il thriller Il gioco dei silenzi, torna in libreria l’architetto piemontese Maurizio Foddai con un nuovo romanzo dal titolo Il corridore.

Una storia molto particolare ambientata tra il Belgio e il Piemonte che vede protagonisti l’ingegnere Gabriele Costanzo e il sostituto procuratore Sara Merz.

Entrambi con un passato oscuro che ha inciso notevolmente sulle loro vite, Gabriele è in cerca di un regolamento di conti con gli assassini di suo figlio David che ha causato inevitabilmente la morte di sua moglie, invece Sara è vittima di stalking da parte del marito Lorenzo, un uomo violento che decide di perseguitarla non dandogli tregua, così approda nel capoluogo piemontese per svolgere le indagini sulla morte di una giovane violinista, nonché vicina di casa proprio di Gabriele, che durante la sua attività sportiva che consiste nella corsa giornaliera scopre il corpo della ragazza tra i cespugli, tra le braccia proteggeva un  violino, strumento a lei tanto caro.

L’inevitabile incontro porterà a una collaborazione nelle indagini, ma solo un uomo come Gabriele può entrare nella mente dell’assassino, soprattutto quando ci si trasforma in un predatore di uomini che ha un unico scopo, vendicare la morte e la distruzione della sua famiglia.

In questo thriller l’autore punta a far emergere la psicologia del protagonista, di ragionare appunto con la mentalità di un assassino, cercando di prevederne le mosse, in questo caso aiuta indirettamente Sara nello sviluppo delle indagini apportando degli elementi attraverso un ragionamento sottile ed efficace per la risoluzione del caso.

Inoltre ci si sofferma sui meccanismi non proprio ben oliati sul fenomeno della giustizia, sia in ambito civile che nel caso del romanzo, in quello penale, è diventato uno dei principali problemi strutturali dell’Italia, ancora oggi è di grande attualità con riforme che vanno come sempre contro i giudici.

L’elemento azzeccato del romanzo è la grande capacità di come i personaggi riescano ad interagire tra di loro, ne giovano i dialoghi del tutto scorrevoli che supportano una trama ben costruita dove si sviluppano temi all’ordine del giorno.

Se il corridore sarà l’inizio di una serie con il sodalizio vincente dell’insolita coppia Costanzo-Merz, lo scopriremo in seguito e vedremo il futuro che il buon Foddai riserverà a questi due personaggi e ai lettori che sicuramente hanno potuto apprezzare questo interessante thriller.

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