I ragazzi dello zoo di Milano. 1978, operazione Bombay- R. Besola, A. Ferrari, F.Gallone
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Trama

Milano, 16 marzo 1978. All’alba del giorno che sconvolgerà per sempre la vita dell’Italia, all’interno dello Zoo di Milano vengono ritrovati i cadaveri di una guardia giurata, Piero Dosio, e di un macaco. L’assassino, o gli assassini, hanno rapito Bombay, l’elefantessa con gli occhiali, il simbolo dello Zoo. In una Milano attonita per il caso Moro e con tutte le forze dell’ordine impegnate nelle ricerche dell’Onorevole, l’omicidio dello Zoo e la scomparsa di Bombay finiscono nelle mani di Malaspina, stanco per le notti in bianco cui lo costringe il figlio neonato Ernesto, e del verace Venditti. I due, nonostante le vessazioni del Commissario Capo che li relega a quell’indagine di serie b, cercano di riavvolgere i fili che si attorcigliano intorno allo Zoo. I fantasmi delle Brigate Rosse aleggiano sulla città e in un clima che si fa sempre più denso di sospetti e terrore, Malaspina coinvolgerà di nuovo il suo amico Fernet, giornalista di nera a La Notte e conduttore di una trasmissione dialettale a Radio Focolare, una delle decine di radio libere che invadono l’etere da qualche tempo. Mala & Fernet, coadiuvati dall’eccentrico Venditti e dalla bellissima e idealista Doriana Verner, dovranno imparare i segnali di fumo delle varie tribù di Indiani metropolitani insediatesi da qualche tempo nei quartieri della città, per scovare gli assassini e ritrovare Bombay. A complicare il loro improbo compito ci sarà anche il ritorno di alcune vecchie conoscenze di Mala & Fernet: Osvaldo, il gigante buono della trattoria Il Capolinea e Angelo, il cencio d’uomo, che corre in soccorso del suo vecchio amico oste, preoccupato per le sorti del figlio Giovanni che da qualche tempo vive in una comune vegetariana all’interno di una cascina occupata nelle campagne verso Gratosoglio. Un romanzo in cui poliziesco e fotografia storica di un’epoca si compenetrano fino a far luce sulla reale composizione di quegli anni che sapevano di piombo e sangue, ma anche di arte, musica e fantasia.

Voce di Eleonora Zaffino

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Recensione a cura di Stefano Cassini

Siamo alla fine degli anni ’70, gli anni di piombo della storia contemporanea italiana, in una Milano sconvolta dal rapimento di Aldo Moro, e l’uccisione della sua scorta.

Il commissario Benito Malaspina si trova a indagare, contro il volere del suo stesso superiore, sull’omicidio di una guardia giurata dello zoo e il rapimento di un’elefantessa. I soli ad aiutarlo: l’agente scelto Venditti, romano, e il giornalista Dino Lazzati soprannominato Fernet per la sua abitudine a bere il famoso liquore.

Interessanti i dialoghi in dialetto milanese che ci fanno rivedere i personaggi del cabaret dell’epoca; da Nanni Svampa a Lino Patruno passando per Magni, Brivio e Andreasi. Persino l’agente Venditti somiglia, con un po’ di fantasia, al Ninetto Davoli che cantava “Fornescion”, nello spot pubblicitario di una famosa marca di crackers.

Gli autori portano in scena anche le radio libere, molto in voga all’epoca, e le comuni che si destreggiavano tra i ricordi dei figli dei fiori degli anni precedenti e l’avvento dei centri sociali che seguiranno.  Godibile racconto nella cornice di una Milano che non c’è più.

 

Dettagli

  • Genere: Thriller
  • Copertina flessibile: 208 pagine
  • Editore: Frilli (25 ottobre 2018)
  • Collana: Noir
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8869433021
  • ISBN-13: 978-8869433023

 

 

 

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