TRAMA
una splendida mattina di primavera, la città è illuminata da una luce perfetta, nell’aria l’odore del mare si mescola al profumo del glicine, della ginestra, dell’anemone. Della rosa. Come può venire in mente di uccidere qualcuno in un giorno come questo, in un posto come questo? Savio Niola, proprietario di uno storico chiosco di fiori, è stato ammazzato. Un delitto che sconvolge Pizzofalcone, perché l’anziano era amato da tutti nel quartiere. Lo consideravano una specie di «nonno civico», che non avendo una famiglia propria si prodigava per quelle degli altri. Aiutava i giovani spingendoli a studiare, cercando di tenerli lontani da strade senza ritorno; chiunque si rivolgesse a lui poteva contare su una parola gentile, su un po’ di attenzione, se necessario su un sostegno materiale. Eppure è stato letteralmente massacrato. Chi può avere tanto odio, tanta rabbia in corpo da compiere un gesto simile? Poco tempo prima l’uomo si era esposto contro il racket che taglieggia i commercianti della zona, ma la pista della criminalità organizzata non convince i Bastardi, ancora una volta alle prese con un caso difficile da cui, forse, dipendono le sorti del commissariato. Un commissariato che, per loro, è ormai molto più di un luogo di lavoro. Come per Savio era il suo chiosco.
Recensione a cura di Livia Frigiotti
La primavera, l’aria che inizia a scaldarsi, Napoli cambia sapori e profumi, si risveglia dal torpore dell’inverno e torna a vivere nelle proprie strade. I fiori iniziano una nuova vita, sbocciano con i loro colori allegri e i loro profumi intensi e vari. Un uomo li ama a tal punto che li ha resi la propria ragione di vita. Li vende in un chiosco di vetro nascosto in una piazzetta del quartiere che tutti, comunque, conoscono benissimo. Savio è un’istituzione e i fiori non li vende ma li “divulga”. Con passione e dedizione ne spiega il linguaggio e trova quello adatto per ogni occasione. Chi acquista fiori da lui sa che Savio gli spiegherà con dovizia di particolari il significato, per quale motivo si debba scegliere una tipologia piuttosto che un’altra. Savio è un uomo buono con tutti, eppure qualcuno lo odia a tal punto da ucciderlo in maniera violenta, efferata, malvagia.
Questo si troverà ad affrontare la squadra dei Bastardi di Pizzofalcone. Sempre in lotta con i superiori che vogliono chiudere il commissariato, diligentemente affrontato casi su casi risolvendoli e suscitando invidia. Non si può non amare profondamente nella lettura ogni loro spigolo, pensiero, tormento. In questo nuovo capitolo si fa un passo avanti nelle loro storie personali, ognuno racconta e ha ancora tanto da raccontare al pubblico che ormai, completamente ammaliato, li segue e li aspetta ogni anno per sapere le novità. Il pensionamento e la “nuova” vita di Pisanelli, i pregiudizi che deve sopportare Alex, l’amore che travolge Palma e Ottavia, i dubbi della Piras e di Lojacono, l’indecisione di Romano, le sciocchezze di Aragona, i segreti di Elsa, le scoperte di Buffardi. Con estrema dolcezza e con un affetto particolare De Giovanni racconta le loro vite e le loro storie, o meglio ciò che loro vogliono far sapere di se e ce li rappresenta con i tratti che abbiamo imparato a conoscere e amare. Le indagini sull’omicidio sono sempre sapientemente legate e collegate alle giornate e al vissuto più personale dei Bastardi. Poi ci sono i Fiori, un tema nuovo e pieno di fascino che è stato l’innesco per la storia da raccontare; il loro linguaggio e il significato, studiato dall’autore per poter dare il giusto valore alla storia. Quale meraviglioso dono è un fiore, quale gentilezza si può celare dietro all’omaggio floreale, cosa che forse al giorno d’oggi viene messa un po’ da parte, eppure i fiori portano messaggi meravigliosi. C’è poi quella capacità innata di Maurizio de Giovanni nel descrivere un esatto momento, il clima, il periodo, la città. Ci si trova sempre immersi in istanti esatti perfettamente descritti e senza accorgersi inizia un viaggio attraverso le pagine dei suoi romanzi, ci si trova a fianco dei suoi protagonisti. Il lettore li può vivere esattamente come stanno vivendo nel racconto. La scrittura di De Giovanni restituisce esattamente quello che si legge e l’immaginario del lettore può compiere ancora una volta questo viaggio nei gesti dei suoi personaggi, nell’animo umano, nelle sue bassezze come nella sua generosità, nei sentimenti come l’odio e l’amore. I suoi romanzi hanno un unico difetto, sono tropo scorrevoli e finiscono presto. Si rimane così appesi in un limbo di attesa del capitolo successivo poiché tutto si legge troppo in fretta, quando forse invece bisognerebbe saper centellinare ogni istante.
Non si può far altro adesso che aspettare, con ansia, immenso piacere, pensando che il tempo passa e i Bastardi torneranno ancora.
Dettagli
- Genere: Thriller con Suspence
- Copertina flessibile: 272 pagine
- Editore: Einaudi
- Collana: Stile Libero BIG
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8806237225
- ISBN-13: 978-8806237226