Trama
Ferruccio Camerano, detto Ferro, è uno scrittore di gialli che non ha mai realmente sfondato e vivacchia tra Bologna, dove ha studiato, e Cisternino di Puglia, suo paese natale. A legarlo al paese è soprattutto la presenza del fratello gemello Cesare, rimasto disabile in seguito a un incidente capitatogli da ragazzino. Vittima dello strozzino Dragan Arsic, il terrore balcanico dell’alto Salento, Cesare si ritrova con una gamba amputata e in pericolo di vita. Proprio per salvare il fratello, Ferro finisce a sua volta nelle mani di Dragan. Dando per scontate le sue abilità investigative, vista la professione di giallista, e per via della sua fama di ragazzo fortunato, il boss slavo gli affida una missione: andare a Milano, scovare il suo nemico giurato, Zoran Baycusa, mozzargli la testa e riportargliela. Arrivato a Milano, gli indizi che Ferro trova nell’appartamento che il boss gli ha messo a disposizione lo portano subito al Cigno Nero, squallido strip club di periferia dove la star indiscussa è la bellissima Jadranka, per la quale Ferro perde irrimediabilmente la testa e che gli propone di aiutarlo. Tra sparatorie, tradimenti, falsi amici e veri nemici, Ferro si troverà molto vicino alla soluzione del caso. Dovrà solo decidere, almeno per una volta, da che parte stare.
Recensione a cura di Dario Brunetti
Il nuovo romanzo dal titolo “Ferro” segna l’esordio convincente di Gianpietro Vigorelli, uno dei più grandi pubblicitari che il nostro paese può vantare, giacché ha avuto il prestigio di collaborare con grandi registi del calibro di John Landis, Woody Allen e Spike Lee si è affermato nella Milano sessantottina, padre dei uno dei più noti rapper italiani “Jake La Furia” dei Club Dogo.
Dopo una più che doverosa presentazione dell’autore, colgo l’occasione di mettere in evidenza e segnalare la sua brillante scrittura creativa che l’ha visto portare a compimento la realizzazione di questo incredibile e sperimentale thriller con venature molto pulp e con dialoghi vivaci dai toni grotteschi.
Ferro racconta la storia di Ferruccio e Cesare Camerano due fratelli gemelli, ma come ben sappiamo a volte nella vita e come rimarcava Totò nel film “Signori si nasce” riferendosi all’ottimo Peppino De Filippo, fratello vuol dire coltello!! Proprio così, come nel caso dei due Camerano che si odiano tra di loro, uno dei due, Cesare è rimasto disabile e infatti gli manca una gamba, che forse qualcuno molto cattivo gli dovrà rendere.
Il boss slavo Dragan Arsic ha rapito Cesare e suo fratello Ferruccio per liberarlo dovrà riportare in cambio una testa, quella del suo avversario Zoran Baycuza.
Una gamba per una testa, uno scambio in piena regola e non è affatto uno scherzo, un gioco di vite che sembra non avere alcun prezzo, per un incubo annunciato, così Ferruccio si trova ad affrontare una missione che lo porta da Milano per ritornare nelle magnifiche terre del Salento, passando per paesi del brindisino Fasano, Cisternino e Ostuni.
Proprio una bella vacanza on the road, si fa per dire, spetta a Ferruccio che per salvare suo fratello dalle grinfie del boss dovrà affrontare mille insidie e anche far conoscenza con la bella e dannata Jadranka, una spogliarellista mozzafiato che mette knock out chiunque per via del suo fascino così accattivante.
A proposito di ko, nel romanzo non manca nulla, botte da orbi, torture e sparatorie per condire una storia esplosiva dal ritmo serrato, una sceneggiatura da film alla Tarantino, basterebbe solo l’approdo del regista in Italia per riscoprire delle ambientazioni suggestive e dei personaggi adeguati alla storia, il mio è anche un suggerimento oltre ad essere una considerazione, se l’autore ha avuto una brillante carriera da art director mettendolo in contatto con registi di cui ho citato in precedenza, perché non fare del suo romanzo un vero e proprio film? Se poi pensiamo che Quentin Tarantino adora l’Italia e soprattutto il nostro cinema l’idea solleticherebbe parecchio e a mio avviso non sarebbe male. Ma è solo una mia particolare suggestione che posso solo sperare venga colta!
L’autore con uno stile asciutto e immediato ci accompagna in un viaggio pieno di pericoli nascosti, i dialoghi, secondo me sono anche un elemento essenziale del romanzo, tanto humour e un’ironia quasi tagliente che impreziosisce una storia di anime nere.
Ferruccio detto Ferro è uno scrittore di gialli che non si è mai affermato, pertanto uno come Dragan punta su di lui per portare a termine la missione affidatagli, poco mistero ma azione, adrenalina, tensione e anche risate e divertimento per un testo che appassionerà il lettore.
Esordio col botto di Vigorelli e omaggiando il passato dell’autore cito una frase di Guido Angeli in un noto spot: “Provare per credere”!
Buona lettura!!!!
Dettagli
- Copertina rigida:301 pagine
- Genere: Thriller
- Editore:Piemme (19 marzo 2019)
- Collana:thriller
- Lingua:Italiano
- ISBN-10:8856669560
- ISBN-13:978-8856669565