“Amo infiltrarmi in qualsiasi chat altrui, conosco il web e posso visitare siti, visionare foto in maniera disinibita. Traccio qualsiasi tipo di conversazione e i segreti evaporano come la neve che circonda l’intero comprensorio. Sono Thomas Landi e soggiorno nella mia residenza a Sant Moritz.”
L’autore Kraus Folner, uno pseudonimo, tratteggia questo paradiso e lo descrive con il classico cliché, in alcuni passaggi troppo esasperati e fin troppo scontati. I personaggi sono tutti affaccendati in operazioni economiche, il circondario è ricco di investitori e il flusso di denaro trova un terreno fertile grazie alla legislazione elvetica che favorisce l’incremento delle attività.
Anche la vita sociale è regolata da party esclusivi, dove le pubbliche relazioni sfociano celermente in rapporti ambigui. L’alcova del resto è sempre stata una preziosa alleata.
Il protagonista appare gelido proprio come l’inverno e il mese di febbraio. È arrogante, troppo sicuro del suo benessere, rincuorato dal suo forte potere economico, e troppo incline al fascino di donne avvenenti, nonostante ami la sua splendida moglie .
Tra documenti contraffatti e acquisizioni fittizie, viene rinvenuto il cadavere di Arianna, terribilmente mutilato e con una vaschetta accanto. Il Tenente Michela Donati e l’Appuntato Rezzonico aprono l’inchiesta.
Si scia come in un vero slalom dove i paletti sono sostituiti da località e software altamente tecnologici.
Roma, Teamviewer, Coira, Shanghai, Safari.
Un giallo dalla trama poco intricata per il mio palato, ma comunque adatto a chi vuole muovere i primi passi verso questo genere.
Vi aspetto a Silvaplana allo Chalet La Punt.
Dobbiamo rendere più incalzanti le indagini!
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