Recensione a cura di Alessandro Noseda
Vito Introna è uno scrittore decisamente versatile e prolifico. Cambia stile e argomento con estrema facilità e naturalezza. Sapevo che era un’ottima penna e quando mi ha proposto di leggere e recensire “Distruggete Israele” non ho saputo dirgli di no, incuriosito anche dal titolo che poi, ho scoperto, centrare poco o nulla col tema trattato. Di certo incuriosisce e, probabilmente, invoglia la scelta in libreria per capire di che parla.
Scrivere un romanzo distopico ai giorni nostri è impresa difficilissima. Ci si confronta coi maestri del genere che vivendo la crisi materiale e di valori del secondo dopoguerra seppero donarci opere capaci di farci comprendere la fragilità della mente umana e la strategica importanza della manipolazione della comunicazione.
Il libro, che si legge in uno/due giorni al massimo, è un viaggio lisergico in un’epoca futura, condizionata da forze avversarie che dominano il pianeta e confliggono tra loro con il solo scopo di soggiogare il globo. In questo scenario infernale fatto di morte, inquinamento, assenza di prospettive future e fake news, dove le uniche vie di sopravvivenza sembrano costituite dalle sette religiose o dall’obnubilamento da droghe e alcool, si muovono pochi ribelli ancora capaci di pensare autonomamente, non “formattati”, desiderosi di comprendere la verità dei fatti e di creare un mondo migliore.
Leggere oggi le pagine di Introna alla luce di quanto sta accadendo sotto i nostri occhi, lascia basiti: è come se avesse avuto una visione drammaticamente profetica del futuro.
A una critica feroce dei regimi totalitari, dei mass media e dei sistemi di controllo delle masse attraverso la (dis)informazione, l’indigenza e l’assenza di valori etici/morali si aggiunge la condanna feroce della politica, intesa nella sua forma più abietta come strumento di dominio, arricchimento e sopraffazione del più debole.
Spero che questo romanzo, politicamente schierato e visionario, scuota le coscienze e inviti a informarsi, studiare e riflettere.
Consigliato.
Trama
Anno 2046. Josè Vincze è un diciannovenne orfano di guerra. Cresciuto in un orfanotrofio statale del nord Italia, sa che i suoi genitori sono morti nella guerra del 2029-2031, combattuta tra UE e USA contro la Russia, la Cina e alcuni paesi islamici. Educato fin da bambino a odiare i nemici, si rivela un brillante studente, al punto da conseguire il diploma di maturità col punteggio più alto dell’istituto. Dopo il diploma Josè viene mandato a lavorare dal Ministero della Famiglia presso una testata giornalistica governativa, la “World Brothers”, sotto la supervisione del suo tutor e capo-redattore Alex. Presto Josè si accorgerà di come stampa e media siano interamente imbavagliati e l’incontro con Erika, vedova di un noto blogger antigovernativo, lo renderà più consapevole della corruzione e dello squallore dilagante. La perdita del lavoro lo costringerà ad arruolarsi nella “Retta congrega”, un ente umanitario diffuso in tutto il mondo e con sede principale a Gerusalemme. Fra sesso, abuso di alcol, incontri spiacevoli e maldestri attacchi terroristici, capirà che proprio a Gerusalemme si sta scatenando un orrore di proporzioni planetarie.
Dettagli prodotto
- Copertina flessibile:175 pagine
- Genere: Narrativa
- Editore: Cavinato (1 gennaio 2015)
- Lingua:Italiano
- ISBN-10:8869821013
- ISBN-13:978-8869821011