Recensione a cura di Dario Brunetti
Gradito ritorno dell’inesauribile e prolifico autore milanese Gino Marchitelli che ci presenta un libro forte e di grande impatto, Delitto in piattaforma è il suo ultimo romanzo edito Jaca Book.
Un noir, il primo forse in assoluto a trattare il tema delle piattaforme petrolifere, una realtà forse poco conosciuta e approfondita nel corso degli anni.
E’ ormai risaputo che nel nostro paese le inchieste vengono messe sempre a tacere proprio perchè andrebbero a sconvolgere. come in questo caso, i piani dei padroni del petrolio che molto spesso lucrano sulla pelle dei poveri lavoratori.
Questo romanzo non è nient’altro che una fedele ricostruzione di quel che accade, l’autore sceglie il genere a lui più congeniale e che l’ha contraddistinto al meglio nel corso degli anni, per mettere a fuoco situazioni incresciose all’interno di una piattaforma petrolifera.
Marco Radelli ne è il protagonista assoluto, un giovane tecnico milanese assunto dalla Energy Oil per lavorare su una piattaforma petrolifera nel Mare Adriatico.
Un ragazzo sveglio che riesce a districarsi nelle situazioni, con una gran voglia di imparare e di mettersi a disposizione oltre che ad essere una persona del mestiere, forse mal visto per i suoi capelli lunghi e perché è sempre pronto ad esprimere il suo pensiero in maniera molto schietta, ma quando proprio il Radelli noterà malagestione da parte di qualche responsabile e dei giovani assunti con contratti di lavoro precario, affiorerà sempre più il suo malessere, ed essendo un’attivista della sinistra estraparlamentare verrà fuori tutto il suo spirito sindacale dopo la sua elezione. dimostrando e fronteggiando un sistema che vede l’illegittimità dei contratti di lavoro sottoscritti con la complicità delle organizzazioni sindacali. Qualcosa da non credere!
Ma si sa benissimo che le denunce devono essere messe sempre a tacere e che uno come Marco Radelli può risultare un elemento scomodo quanto pericoloso, ed è qui che il romanzo assume i giusti contorni del noir.
Scorrendo le pagine di questo avvolgente romanzo, la tensione salirà sempre più di tono e scopriremo quanto la denuncia sociale è fondamentale per sovvertire i poteri forti, verremo così a conoscenza di un lavoro che presenterà delle insidie e dove i lavoratori non vengono assolutamente tutelati.
Gino Marchitelli ha vissuto l’esperienza di tecnico presso un impianto petrolifero, e chi meglio di lui può far luce su una realtà non proprio realmente conosciuta affinchè i lettori così possono iniziare ad avere confidenza con una tematica scottante che ha preso piede agli inizi degli anni 80.
La narrazione è il miglior sistema per poter analizzare al meglio i disagi di un lavoratore come Marco Radelli e di molti suoi colleghi che hanno abbracciato quel mondo particolare, troveremo anche un lato emotivo e solidale tra persone che vivono un dramma sociale e che stanno per essere dimenticati per sempre.
Raccontare denunciando, l’ottimo Marchitelli lo fa costantemente da anni affrontando battaglie e scontrandosi costantemente con istituzioni mettendoci sempre la faccia, Delitto in piattaforma è un romanzo audace con una tematica ancora da sviscerare perché forse in tutti questi anni non è stata presa in considerazione come forse meritava, per quei lavoratori che sono morti su un posto di lavoro o di coloro che sono stati licenziati e non più riconfermati, ebbene è arrivato il momento di dare voce ad un argomento del genere proprio perché loro lo vogliono come del resto tutti noi, perché la problematica è ancora all’ordine del giorno ed è doveroso approfondirla con determinazione e in maniera incisiva.
Chapeau per chi almeno ci prova !
Buona lettura !